Sia Iss che Glass Lewis danno parere favorevole all'aumento di capitale per l'offerta da 4,3 mld, che sarà sul tavolo dell'assemblea dei soci della banca emiliana il 18 aprile. Tuttavia Iss avverte sul carattere ostile dell'operazione e sul rischio che Bper debba aumentare il corrispettivo, dato che il prezzo attuale delle azioni della valtellinese (9,6 euro) è superiore a quello dell'offerta (9,5 euro)
Dopo l’annuncio di Trump, che ieri ha dichiarato l’intenzione di imporre dazi del 145% nei confronti della Cina, oggi è toccato al Paese asiatico rispondere con un incremento al 125%. Tuttavia, le borse europee e – finora – anche quelle americane non registrano variazioni superiori all’1%, sia in rialzo che in ribasso. Intanto, le aspettative di inflazione negli Stati Uniti schizzano al 6,7% e, secondo Larry Fink, "siamo molto vicini, o forse già in recessione"
L’intermediario finanziario milanese focalizzato sul factoring per Pmi in difficoltà ha approvato l’esercizio con una crescita degli utili del 40%. Non sono stati comunicati altri indicatori economici. Prevista una cedola di 0,83 euro. Dallocchio eletto presidente del Cda, Gianolli riconfermato ad
Immediato il rimbalzo dei listini statunitensi che avevano aperto in timida crescita. La sospensione dei dazi fa volare il Dow Jones a +5,6%, lo S&P a +6,5%, il Nasdaq a +8,5%, spinto dai titoli tech (Apple +13%, Nvidia +12%). Chi non ha beneficiato dell'ondata di acquisti sono i mercati azionari europei che avevano chiuso una seduta negativa, annullando il rimbalzo di ieri. Milano la migliore (-2,75%), dopo Madrid (-2,2%), mentre Londra perde il 2,9%, Francoforte il 3% e Parigi il 3,3%
Il Ceo di Unicredit, a margine di un evento a Verona, ha evitato di commentare l’ipotesi di un rilancio dell’offerta su Piazza Meda. Intanto, Cariverona, che detiene l’1,1% di Unicredit, dà l’ok all’operazione: “E’ sicuramente sensata”, dichiara il presidente Giordano
Le Borse europee chiudono in rialzo dopo giorni di forti cali. Milano e Francoforte salgono del 2,4%, Francoforte del 2,5%. Un rimbalzo, di dimensioni contenute rispetto ai tonfi degli ultimi giorni, legato alla speranza dell'avvio dei negoziati sui dazi con gli Usa. Resta l’incertezza: pesano i timori di recessione e i rischi per l’Europa di un'invasione di prodotti cinesi
Crollano le Borse europee dopo il rimbalzo pomeridiano innescato da voci su una moratoria di 90 giorni sui dazi Usa, poi smentita. Wall Street resta volatile, mentre Trump minaccia nuovi aumenti contro la Cina. Cresce il timore di una bolla finanziaria alimentata da anni di liquidità delle banche centrali
Come da attese, l'Opa di Banco Bpm su Anima si chiude con un successo. Piazza Meda ha raccolto adesioni pari al 67,8% che si aggiungono al 22% già detenuto. Superata la soglia strategica del 66,7%. Intanto, la Consob ha ufficializzato la salita di Unicredit dal 5,2% al 5,5% del capitale di Generali tra partecipazione diretta e indiretta
In un venerdì nero per le borse europee e americane spicca Milano che perde il 6,5%, con i titoli bancari, in caduta libera dopo i forti rialzi degli ultimi mesi. Il tracollo di Piazza Affari frutto del sovrappeso dei titoli sul listino. Ma sono tutte le borse europee e americane a scendere attorno al 4%. I timori che i dazi di Trump alimentino le spinte recessive degli ultimi mesi
L’istituto guidato da Passera presenta le linee guida strategiche 2026-2028, puntando su credito alle Pmi e riduzione dei costi. Dopo i conti ’24 in perdita per 38 mln, il piano prevede nello scenario stand-alone un utile netto di 30 mln nel ’26 e di 80 mln nel ’28. Sull'Opas di Banca Ifis il cda assicura che non “trascurerà alcuna opzione strategica che possa creare valore per gli azionisti”. Ma sarà da capire se dopo le ultime tensioni interne e la “tegola” sul bilancio la banca dei Füstenberg manterrà la presa
La guerra commerciale avviata dal presidente americano ha impatti diversificati sui vari comparti. A livello globale, i titoli tecnologici e petroliferi subiscono pesanti perdite (a Milano giù Tenaris, Saipem e Eni). Forti ribassi anche per l’automotive con Stellantis capofila (-8%) che ferma temporaneamente gli stabilimenti in Canada e Messico. Male anche i titoli del lusso. A Milano in controtendenza le utility (Terna +3,7%, A2a e Snam +3,5%) e anche Leonardo (+3,3%)
Le Borse europee flettono in maniera pesante dopo il discorso di ieri sera di Trump sulle nuove tariffe. Dopo una settimana sull’altalena, con cali attorno al 2% lunedì, il recupero di martedì e l'andamento sostanzialmente stazionario di ieri, oggi i cali si attestano oltre il 3% per Milano, Parigi e Francoforte e oltre l’1% per Londra e Madrid. Resta da capire se ci sarà un rimbalzo nei prossimi giorni. Barclays: "I mercati scontano i dazi, non il rischio recessione"
Dopo il no di Iss della scorsa settimana, il proxy advisor Glass Lewis dà il via libera ai fondi azionisti del Monte per votare a favore dell'aumento di capitale per l'operazione su Piazzetta Cuccia. Secondo Glass Lewis i rischi di esecuzione sono "gestibili con un'esecuzione disciplinata". Intanto il titolo Mps cede il 2,92% a 7,178 euro
Il fondo Centerbridge, che a settembre scorso aveva firmato un accordo per acquisire la banca dall’azionista Oaktree, intenta una causa legale per ritirarsi "con effetto immediato" dall’accordo. Il motivo va cercato nell’inchiesta per riciclaggio e infiltrazioni della criminalità organizzata che ha travolto la banca nell’ottobre scorso. Il mese scorso era arrivato anche il commissariamento di Bankitalia
La Consob dà l’ok all’Ops di UniCredit su Piazza Meda con avvio il 28 aprile e chiusura il 23 giugno, con soglia di efficacia fissata al 66,7% e con possibilità di rinuncia fino al 30 giugno. Mentre Crédit Agricole, autorizzato dalla Bce, sale fino al 19,8% dell’ex Popolare, pur precisando che “non intende lanciare un’Opa”. Intanto Bloomberg rivela che UniCredit cerca alternative ad Amundi (che fa capo all’Agricole) per la gestione patrimoniale
L'istituto di Conegliano (TV) chiude il '24 con un margine di intermediazione a 143 mln (+14%). La banca gestisce 12,4 mld di attivi (+22%), con un miglioramento del Cost Income Ratio al 77%. Il piano industriale al 2026 prosegue con fiducia, puntando su crescita organica e acquisizioni mirate (di cui la prossima forse nelle cartolarizzazioni)
Ispezioni nella società della Borsa e nella piattaforma Mts per lo scambio obbligazionario. L’azione dei regulator mira a capire se l’Italia ha davvero autonomia gestionale rispetto a Euronext. Sullo sfondo la lotta di potere nella società che vede Italia e Francia quali primi soci. Pochi giorni fa, l'allarme del ministro Tajani
Piazzetta Cuccia tenta la via legale con segnalazioni a Consob e Bce per verificare l’esistenza di una presunta azione congiunta tra i due grandi azionisti che potrebbe portare al controllo di tre istituzioni finanziarie chiave (Mediobanca stessa, Mps e Generali). Anche Generali interpella l’Autorità di Borsa e l’Ivass. Intanto Mps replica duramente al proxy Iss che venerdì scorso sconsigliava l'aumento di capitale per l'Ops sull’istituto di Nagel
L'assemblea degli azionisti di Unicredit approva col 99,9% l'aumento di capitale per l'Ops su Banco Bpm. Ma Orcel ribadisce: "Operazione solo alle nostre condizioni, altrimenti torniamo al piano base". Intanto, dopo la Bce anche l'Eba boccia il Danish Compromise per l'acquisizione di Anima: sfuma il beneficio patrimoniale da un mld, ma il cda di Piazza Meda conferma che si andrà avanti con l’offerta. Orcel: "Avevamo ragione noi a considerare l'offerta su Bpm escludendo Anima. Valuteremo quando l'opa sarà conclusa"
L’azienda milanese degli pneumatici ha spostato “per motivi organizzativi” a domani, 27 marzo, il cda che dovrà tentare di risolvere il nodo del socio cinese Sinochem. A rischio il blocco nel mercato Usa. Intanto continua il calo in Borsa del titolo Pirelli che perde il 2,8% a 5,59 euro per azione, dopo il 4% lasciato sul campo negli ultimi tre giorni
L'Eurotower dà parere negativo all’applicazione del Danish Compromise: lo strumento che riduce l'assorbimento di capitale non sarebbe, infatti, applicabile per l’acquisto di società di asset management, qual è Anima. Piazza Meda (-4,5% in Borsa): “Non è una decisione definitiva”. L’ultima parola spetterà all’Eba. Domani giornata chiave con il cda straordinario di Bpm e l’assemblea di UniCredit - che aveva ventilato di ritirare l’Ops sul Banco in caso di no della Vigilanza - per votare l'aumento di capitale
Il caso di Banca Progetto, commissariata il 18 marzo scorso, solleva dubbi sull'efficacia della vigilanza intervenuta solo dopo che l'istituto era già oggetto di un'inchiesta per riciclaggio e infiltrazioni mafiose da ottobre e che il ceo Paolo Fiorentino si era dimesso. Perché da Palazzo Koch si intervenisse si è dovuto attendere che arrivasse il nuovo ceo Andrea Varese
La provvista dell’imprenditore romano, azionista con l’8% in Mps e il 7% in Generali, servirebbe a incrementare il suo peso nelle imminenti assemblee del Monte (17 aprile) e del Leone (24 aprile). Lo riporta Milano Finanza. Concessi in pegno ad Intesa Sanpaolo parte delle stesse quote in Mediobanca, Generali e Mps. Intanto, arriva una fumata grigia da Assogestioni sulla lista per il rinnovo del cda del Leone: decisione finale rimandata a inizio della prossima settimana
L'ad di Mps alla conferenza Morgan Stanley di Londra difende l'Ops e ridimensiona il peso del Leone: "Oggi pesa il 40% sui profitti di Mediobanca, nel nuovo gruppo sarà solo il 16%. Sì, genera redditività ma non è cruciale per il potenziale che vogliamo esplorare". Attese le autorizzazioni entro giugno, per poter completare l'ops a luglio
Il ceo di Unicredit non esclude un rilancio dell'offerta su Banco Bpm, ma preoccupa il nodo Danish Compromise per l'operazione Anima, che senza l'ok della Bce "ridurrebbe il ritorno sull'investimento dall'15% all'11%". Su Commerzbank, Orcel invita alla "pazienza": le approvazioni arriveranno "in estate o inizio autunno", poi l'incontro con il nuovo governo tedesco. Intanto, continua la corsa in Borsa di Mps che ha ormai azzerato lo sconto nell'ops con Mediobanca, ora solo dello 0,5%
Il Leone di Trieste supera tutti gli obiettivi del piano strategico 2022-2024 con premi lordi per 95,2 mld (+15%), risultato operativo a 7,3 mld (+8,2%) e utile netto a 3,8 miliardi (+5,4%), il più alto di sempre. Il dividendo sale del 12%. Donnet sulla joint venture con Natixis: "Golden Power utile per fare chiarezza". Allo studio un aumento degli acquisti di Btp
L'istituto valtellinese sotto Ops da parte di Bper presenta il piano triennale che punta a 1,8 mld di utile cumulato entro il 2027 e 1,5 mld di dividendi. La banca farà leva su credito, gestioni patrimoniali e bancassurance per spingere i ricavi. L’ad Pedranzini ribadisce l’opposizione a Bper: "Il nostro potenziale si esprime stand alone. Se confluissimo in un'altra banca, se ne andrebbe il motore imprenditoriale alla base del nostro successo"
Il presidente americano ha annunciato che da domani le tariffe su acciaio e alluminio provenienti dal Canada passeranno dal 25% al 50%. La decisione ha provocato forti vendite sui listini azionari. A Milano crolla Stellantis (-5,2%). Calano Monte dei Paschi di Siena (-3%) e Mediobanca (-2,4%), Campari (-4%) e Recordati (-3,3%). Leonardo +1,7%
L'istituto guidato da Orcel potrebbe ottenere sinergie per 1 mld se acquisisse una quota di Banco Bpm, pur non attuando l'auspicata fusione. Che se arrivasse prevederebbe sinergie di 300 mln da ricavo e 900 mln da costo. Intanto l'acquisizione da parte di Unicredit di Aion Bank e Vodeno per 376 mln, accelerando la sua strategia digitale
Nuova rettifica di valore ai risultati preliminari 2024 per un ammontare lordo di 53,5 mln. Così il risultato netto consolidato diventa negativo per oltre 38 mln. La banca precisa: “Si conferma l’elevata solidità patrimoniale”. A suggerire l’azione potrebbero essere stati i revisori o la stessa BankItalia. Intanto in Borsa -3,75%. Banca Ifis sarà ancora intenzionata a proseguire con l’opa? Equita intanto esclude aumenti dell’offerta
Il prezzo dell’offerta sale da 6,2 a 7 euro ad azione dopo l'ok dell'assemblea dei soci con il 97% dei voti (presente il 57% del capitale). Voto favorevole di Crédit Agricole e Deutsche Bank. Via libera anche a procedere con l’offerta senza lo “sconto danese” e nel caso di una partecipazione inferiore al 67%. Intanto fonti di Unicredit ribadiscono la possibilità di rinunciare a Bpm se cambia l'Opa su Anima
L'istituto si riunirà domani per aumentare l'offerta su Anima da 6,2 a 7 euro per azione. E potrebbe anche rinunciare alla soglia minima dei due terzi del capitale, considerando sufficiente il 45% più un'azione. Nonostante l'incertezza sul Danish Compromise, Bpm conferma solidità patrimoniale (Cet1 al 13-13,5% anche senza l'applicazione). Intanto la banca tedesca entra con il 5%
Il banchiere lascia la guida di Banca Progetto per la quale il tribunale di Milano aveva disposto l’amministrazione giudiziaria per finanziamenti a società legate alla ‘ndrangheta. L’ex ceo resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2024 e contribuirà alla ricerca al successore. "Ringraziamo Fiorentino "per il suo straordinario apporto nel corso dei sei anni di mandato", ha scritto il cda in una nota
Secondo le indiscrezioni la società di Cologno Monzese guidata da Pier Silvio Berlusconi sarebbe pronta a lanciare un’offerta per consolidare il controllo sul gruppo televisivo tedesco in difficoltà, di cui detiene il 29,99%. Piazza Affari accoglie positivamente, le azioni A e B di Mfe-Mediaset crescono rispettivamente del 2,83% e del 4,35%
Dopo Fsi e Poste, anche il management di Anima ha deciso che conferirà le proprie azioni (pari all’1,5%) all’Opa lanciata da Banco Bpm. In totale la quota pronta ad aderire all’opa sale al 44,8%. Intanto sulla partita tra Unicredit e Banco Bpm, Deutsche Bank stima in 10,5 euro il prezzo giusto per un rilancio
Erano chiamati ad esprimersi oggi gli azionisti che danno vita al patto di consultazione dell’11,87% del capitale dell’istituto, che oggi ha salutato anche l’ingresso di Aspesi e Falck che hanno conferito rispettivamente lo 0,13% e 0,33% delle azioni. La presa di posizione è chiara: "Il patto è d’accordo con il Cda sulla totale inadeguatezza dell’offerta di Mps". Si chiedono perché dovrebbero "vendere qualcosa sottocosto", pur non esprimendosi ulteriormente sulle ragioni che sostanziano l’offerta del Montepaschi
Maria Albuquerque risponde ad un'interrogazione della Sinistra Ue sul dossier caldo Commerzbank-Unicredit, premettendo che “la Commissione non commenta i singoli casi su cui potrebbe essere chiamata a decidere”. La presa di posizione sembra chiara, ma per Patuelli (Abi): “Non è una spinta ‘fusionista’ a 360 gradi”
L’istituto guidato da Giuseppe Castagna va al contrattacco dopo le minacce di Unicredit di rinunciare all’offerta sul Banco dopo il cambio di offerta su Anima. Unicredit fa “mere supposizioni” sull’impatto sul capitale e “il Cet1 resterà sopra il 13% anche senza il Danish Compromise”, ribadendo “l’ottimismo circa l’applicabilità”. Poi l’accusa: Orcel non dà “chiarimenti esaustivi” sulla sua posizione su Generali, Commerzbank e sull’esposizione in Russia
La banca di Orcel avverte che l'aumento del prezzo dell'Opa su Anima da 6,2 a 7 euro e l'eventuale non applicabilità al Danish Compromise potrebbero rendere inefficace l'offerta di scambio da 10,1 mld su Banco Bpm. Il ceo Castagna replica duramente accusando Unicredit “di voler influenzare il voto dei soci” e minacciando azioni legali. Intanto Unicredit rafforza la sua posizione in Generali salendo al 5,2%
Nel piano al 2028 di Commerzbank il taglio di 3.900 posti di lavoro, mantenendo però stabile l'organico globale a 36.700 dipendenti grazie a nuove assunzioni in aree strategiche (extra Germania). La banca punta a un utile netto di 2,8 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi entro il 2028. L'amministratore delegato Bettina Orlopp respinge ancora le avances di UniCredit: “I clienti ci preferiscono indipendenti”. E su un incontro informale con Orcell dice: “È troppo tardi, ormai la questione è di dominio pubblico”
Il titolo della banca arriva a 9,67 euro nella giornata che segue i conti, ma soprattutto dopo la nota del Cda che ribadisce di voler puntare sulla strategia 'in solitaria' nel raggiungimento degli obiettivi di crescita. "È nell’interesse degli azionisti poter valutare il profilo di solidità e le prospettive di crescita e creazione di valore su base stand alone, confrontandoli con le incertezze e i rischi connessi con uno scenario di integrazione con Bper"
Piazza Meda convoca il 28 febbraio l'assemblea per votare il ritocco dell’opa su Anima da 6,2 a 7 euro, forte dell'adesione di Poste e Fsi che porta Bpm ad avere il 43% della Sgr. Per l’ad Castagna l’Ops di Unicredit "contrasta in modo sempre più evidente con la nostra capacità di produrre performance eccellenti”. Intanto Bpm chiude il ’24 con utile netto a 1,92 mld (+52%) e una cedola da 1,5 mld. Rivisto anche il piano triennale al 2027 che integra pienamente Anima: stimati 2,1 mld di utile e 7 mld di profitti ai soci
Rumors e letture incrociate delle dichiarazioni rilasciate ieri da Banca Ifis fanno supporre che l’opas sulla banca fondata da Corrado Passera possa essere più complicata del previsto, o addirittura saltare. Voci di tensioni tra il fondatore e Pignataro e clima da abbandono della nave. Con il rischio per Ifis di comprare una scatola vuota. Dai conti di illimity utile di appena 400mila euro. Rettifiche sui crediti per 59 mln solo nell’ultimo trimestre
I piccoli azionisti locali della Banca Popolare di Sondrio si oppongono fermamente all'Ops lanciata da Bper, definendola "distruttrice di valore". Il gruppo, riunito in un comitato, critica l'operazione che minaccerebbe i 154 anni di storia dell'istituto e porterebbe alla perdita di autonomia territoriale, avvantaggiando solo pochi soggetti finanziari
L’istituto batte le stime con un utile netto di 9,3 mld (+8%), su anche margine d’interesse a 14,3 miliardi (+2,5%) e commissioni a 8,1 miliardi (+7,6%). Staccate cedole per 3,7 mld (+33%). L’ad Orcel sul risiko: “Mai escluso un rilancio su Bpm”. Intanto Unicredit sale oltre il 5% di Generali, “ma non vogliamo acquisirla”. L’uscita di Delfin? “Mio compito dimostrare che è un errore”. Ma alcune fonti vicine a Delfin smentiscono: "Nessuna decisione presa"
Il Cda di Poste Italiane, che detiene l'11,95% di Anima Holding, ha deliberato di aderire all'Opa lanciata da Banco Bpm Vita su Anima Holding, ma a patto che venga effettuato un rilancio sul prezzo per allinearlo ai valori attuali di mercato. Dal lancio dell'opa ad un prezzo di 6,20 euro per azione, il titolo di Anima è cresciuto fino agli attuali 6,95 euro
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