Prima l'alluvione, poi il naufragio del "campo largo" e la vittoria di Trump. Infine, il rischio astensionismo e il crescente malessere dei bolognesi verso Matteo Lepore. Domenica e lunedì gli emiliano-romagnoli probabilmente porteranno De Pascale alla guida della Regione, ma la marcia potrebbe non essere trionfale
La crisi tedesca è un’opportunità per costruire un'Europa più forte. Il dopo Scholz potrebbe far rinascere un asse franco-tedesco forte che, isolando i trumpiani alla Orban e Salvini, potrebbe trovare in Giorgia Meloni un “pontier” tra europeismo e destra americana. Dal Festival Città Impresa che apre domani a Bergamo le strategie per non restare schiacciati tra Usa e Cina
Al Festival Città Impresa che si aprirà venerdì a Bergamo politica e imprenditoria dovranno misurarsi con la scelta operata dagli elettori americani. Servirà uno sguardo equilibrato che metta in luce non solo i rischi, ma anche le opportunità. E’ chiaro però che l’Europa ha di fronte una scelta cruciale: può andare in ordine sparso e perdere ogni suo ruolo residuo nello scacchiere internazionale, oppure ritrovare una propria identità economica, politica e militare per cercare di non soccombere nello scontro tra Usa e Cina
Mentre la prospettiva di una nuova presidenza Trump si fa concreta, a meno di clamorose sorprese, l'Europa, fragile e divisa, appare impreparata ad affrontare le sfide che comporterà. Senza una risposta unitaria, rischia di subire l'isolamento politico e le manovre di un’America più radicale, minando la propria stabilità e sicurezza economica
Al Festival Città Impresa che terremo a Bergamo il ruolo che l’Europa dovrà svolgere dopo l’eventuale elezione di Donald Trump sarà centrale nei dibattiti che vedranno protagonisti, tra gli altri, Enrico Letta e Francesco Giavazzi. Di certo l’Europa si troverà di fronte a un bivio: scegliere se attuare misure di compromesso, come il dialogo e le concessioni tariffarie, oppure rivendicare con forza la propria autonomia economica, anche a costo di nuove tensioni transatlantiche
Tra pochi giorni si vota negli Usa, e al Bergamo Città Impresa discuteremo gli scenari che seguiranno la scelta degli elettori e le pesanti conseguenze sull'economia europea e sul futuro delle nostre industrie. Una mancanza di fiducia nella stabilità del dollaro e nelle istituzioni democratiche potrebbe portare a una fuga di capitali dagli Usa e a una crisi globale. Dal debito ai dazi, dall’indipendenza della banca centrale ai mercati finanziari ecco cosa è in gioco
Dopo che già il cancelliere Olaf Scholz, ma anche la ceo di Coba Orlopp, il governatore dell’Assia Rhein e il segretario del sindacato dei Verdi Wittman avevano espresso la loro netta contrarietà all’operazione, oggi ad esporsi in questo senso è Yasmin Fahimi, presidente della Confederazione dei sindacati tedeschi. Lo riporta l’Handelsblatt: "Preoccupazione per l'impatto sulle Pmi tedesche"
L’errore strategico di fondo commesso dal Pd ha un nome e un cognome. Elly Schlein. È lei che è partita ad inseguire i Cinque Stelle, un partito capace di mollare un'alleanza in cambio di una poltrona al Tg3, a distruggere l’Italia a suon di reddito di cittadinanza e bonus 110%, un partito che il Pd avrebbe dovuto isolare. E così, nella terra del riformismo, a un mese e mezzo da voto, De Pascale si trova senza una coalizione dal profilo chiaro. E la moderata Elena Ugolini a recuperare uno svantaggio che sembrava incolmabile
Il quotidiano tedesco Handelsblatt oggi dedica la sua copertina al blitz da parte della banca milanese su Commerzbank e al terremoto che ha scatenato a Francoforte. “Ci opporremo con tutti i mezzi a un’acquisizione da parte di Unicredit”, sostiene il rappresentante sindacale Wittman (che alla stampa francese aggiunge: “Meglio se ci alleassimo con la Francia”). Sulle colonne del giornale c’è chi parla di “necessità strategica” di mantenere la banca in mani tedesche e chi ricorda che la partecipazione statale “doveva essere solo temporanea”
Per l'esperto di finanza globale viviamo in un mondo narcotizzato dal debito pubblico dove mancano le premesse per tornare a crescere. Tuttavia, contro ogni legge di gravità, la situazione sembra reggere e le banche centrali sembrano in grado di mantenere un difficile equilibrio, riportando l'inflazione sotto controllo e preparandosi a ridurre i tassi. Dopo gli anni delle "banche-istituzione" e quelli delle "banche-impresa", gli istituti di credito sembrano essere diventati delle utilities dove sono i limiti normativi all’ assunzione del rischio a condizionare ogni cosa a partire dal credito. E senza credito bancario è difficile far ripartire le imprese
Secondo Romano Cappellari, docente di marketing e retailing all'Università di Padova e direttore del Major in Retail Management LUISS Business School a Milano, l’acquisizione di Supreme da parte di EssilorLuxottica “rappresenta un assottigliamento dei confini tra i settori tradizionali, sempre più fluidi e porosi”. E aggiunge: "Con la rete distributiva di Luxottica il brand americano potrà essere portato ad un pubblico molto più ampio"
L'ancora sindaco di Venezia è stato definito da qualcuno il "Berlusconi della Laguna". Entrambi imprenditori e attenti ai loro affari, le loro storie sono però radicalmente diverse. Berlusconi è stato a suo modo un grande politico, capace di modernizzare l'Italia, mentre Brugnaro ha fallito nella gestione della città, tra tasse impopolari e speculazioni immobiliari, occupandosi poco di politica e più dei suoi affari. La sua eredità? Degrado urbano a Mestre e un tentativo fallimentare di creare un partito nazionale
Secondo il partner del fondo di investimento, il rialzo dei tassi ha fatto calare il ricorso alla leva finanziaria. “Gli strumenti più importanti sono la crescita per linee esterne e interne. Le imprese che rischiano di saltare sono quelle che non riescono a fare aumenti di capitale. Le nuove generazioni? Sono più propense ai cambi di governance. In passato ci sono stati degli errori, ma è sbagliato dire che i fondi sono stati avidi”
Esiste un legame tra sport, diplomazia ed economia? Le Olimpiadi, come dimostra l'esempio di Milano-Cortina 2026, comportano costi ingenti spesso superiori al budget iniziale. Tuttavia, i benefici economici e di immagine per il territorio possono essere rilevanti, come dimostrano i casi di Pechino, Londra, Sochi e Torino. L'investimento potrebbe essere fruttuoso, ma solo il tempo potrà dare un verdetto definitivo
Gentiloni dichiara che non esiste un piano B se von der Leyen non sarà confermata giovedì alla guida della commissione europea. Perché, dice, oggi serve “più Europa”. Ma se quello è l’obiettivo non bastano i compromessi politici al ribasso intessuti in questi giorni. Serve un nuovo progetto europeo e un leader che lo incarni. Cioè Mario Draghi
La legge Calderoli si scontra con l'attuale realtà socioeconomica. La richiesta veneta delle 23 materie rispecchia una politica impantanata in battaglie identitarie non più attuali. Non solo concettualmente inappropriata, la legge Calderoli presenta anche importanti criticità che riguardano il finanziamento delle funzioni devolvibili alle regioni
Bastava girare per Parigi domenica per capire che il quadro drammatico dipinto dai media era irrealistico. Delle elezioni non c’era nemmeno il segno, anzi ci si imbatteva solo nei manifesti delle Olimpiadi "Paris 2024". Nelle strade laterali lunghe code ai seggi. Dopo la sconfitta di Le Pen, ora Macron tenta l'impresa di costruire un governo centrista lasciando fuori gli estremisti
I nostri leader stanno guidando e guideranno l’Unione Europea in maniera adeguata? Per rispondere bisogna confrontarsi con i temi posti da Christopher Lasch, professore di storia all’Università di Rochester. A partire dall'idea dell'autore che le élite al comando abbiano “perso il contatto con la gente normale”. E dunque quella accountability propria di una democrazia sana
Il passaggio storico del Tour de France attraverso Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, frutto di un'efficace strategia di marketing territoriale, ha dimostrato come visione unitaria e collaborazione tra risorse e istituzioni locali possano aumentare la competitività turistica. Per il settore, la sfida futura è quella di sviluppare competenze digitali, relazionali e di analisi dei dati per sfruttare appieno le opportunità offerte dall'economia dello sport
Il prossimo numero del nostro settimanale Monitor, online da domenica 30 giugno, analizza come l'automazione e la digitalizzazione stanno trasformando le PMI italiane e stiano rispondendo al noto problema della carenza di manodopera. L'intervista al presidente di Anie Andrea Bianchi spiega il futuro del metaverso industriale. Poi spazio ai casi specifici di Rinaldin Group e Antrax
Nel prossimo numero di "Cult", in uscita sabato 29 giugno, un'analisi dettagliata del ruolo del design nella competitività delle Pmi italiane, raccontata attraverso il prestigioso Compasso d'Oro. Non mancherà un'intervista a Luciano Galimberti, presidente dell'Adi. Spazio poi ai casi di Magis e Diadora, due aziende trevigiane premiate nell'edizione 2024
Sindaco a ventisette anni, con una lista di under 30. A sostenerlo, tra gli altri, Rovberto Vecchioni, il mitico autore di Luci a San Siro. Un segnale di speranza per chi pensa che i giovani possano ancora diventare protagonisti della vita politica e amministrativa. Purché non commetta gli errori che hanno segnato la vita di altri enfant prodige alla Matteo Renzi
Il delfino del sindaco uscente del Pd non era arrivato nemmeno al ballottaggio. A fermare un centrodestra, eccezionalmente unito, è stato invece un imprenditore che fa della sostenibilità ambientale e sociale il suo mantra. Come nel caso di Giorgio Gori i cittadini cercano soluzioni concrete e pragmatiche, e solo così si creano credibili alternative al centrodestra
Due leader per un unico partito, con caratteristiche e impostazioni assai diverse. E con parenti “rivoluzionari” e “riformisti” difficili da portare allo stesso matrimonio. Prodi potrebbe essere il grande tessitore, ma a sinistra l’autolesionismo è lo sport più popolare. Nella Lega a suon di mezzo milione di preferenze è invece emerso il vero leader. Un personaggio ingombrante di cui sarà difficile sbarazzarsi
In Italia le europee sono diventate un referendum su Giorgia. Che ha vinto ma ha spinto anche a saldarsi le due anime del Pd. Solo che lei continuerà a governare mentre il Pd non ha più alleati. Ora resta da capire se Meloni entrerà o meno nella maggioranza europea. E forse tutto dipenderà da chi vincerà le legislative francesi convocate da Macron
Il prossimo numero del nostro settimanale Monitor, online da domenica 9 giugno, analizza le retribuzioni delle aziende Champions e non, da cui emerge una tendenza: importi contenuti per le più virtuose, elevati per quelle in perdita. Il caso delle società partecipate, con figure di nomina politica e cumulo di incarichi in diversi cda. Infine, l’intervista al professor Giovanni Costa, che spiega come evitare i comportamenti opportunistici
Nel prossimo numero del nostro settimanale Cult, in uscita sabato 8 giugno, un'analisi approfondita sulle elezioni europee, al bivio tra voto e astensione con la figura salvifica per l’Italia di Mario Draghi sullo sfondo. Una riflessione, poi, sulle scelte di voto dei riformisti divisi tra Lega, Pd, Renzi, Calenda o Forza Italia. Inoltre, un approfondimento sulle amministrative in Emilia, Bergamo e Rovigo
Rispetto al -0,4% dei distretti veneti e al -3,7% dei lombardi, le esportazioni di quelli emiliano-romagnoli hanno fatto segnare un +5,2% a 22,1 mld (1 mld in più del 2022). Nel solo quarto trimestre l’accelerazione è del 6% rispetto al -0,8% del terzo trimestre. Nella meccanica, boom delle Macchine agricole di Reggio e Modena (+79,3%); nell’agro-alimentare spiccano i distretti parmensi
Nel prossimo numero del nostro settimanale Cult, in uscita sabato 1 giugno, un'analisi approfondita dei due Festival dell'Economia che si sono svolti a Trento e Torino. Da una parte, la trasformazione di Trento in un evento sempre più "pop" e privo di un fil rouje tematico, con i video del direttore Tamburini che incita le folle a La Zanzara. Dall'altra, la rigorosa edizione torinese, focalizzata sull'intelligenza artificiale
Il Governatore della Banca d’Italia nelle sue prime Considerazioni Finali mostra ottimismo. Ritiene necessario il completamento dell’Unione bancaria e un mercato unico dei capitali, poi parla dell'Italia: "il debito pubblico è una zavorra, e bisogna affrontare il tema del Mezzogiorno". Sulla tecnologia: "È la sfida principale, che richiede più investimenti in ricerca. Raddoppiamo il credito d'imposta correlato"
I successi calcistici arrivano regolarmente dopo quelli del tessuto imprenditoriale di un territorio. Il Milan di Berlusconi, l’Atalanta di Percassi, il Sassuolo di Squinzi ne sono la testimonianza. Ora è Bologna a entrare nel club della Champions League. Una Bologna che non a caso ha visto le sue imprese, a loro volta “Champions”, crescere a livello nazionale mediamente più di altre. Così, anche se il club calcistico appartiene a una società canadese, è evidente il nesso tra l’essere diventata la nuova capitale industriale e i successi mietuti al Dall’Ara
L'esperto di mobilità Luca Garavaglia fa il punto sui benefici di un'infrastruttura, che "a prescindere dai costi, cambia lo scenario". In primis perché "riduce le distanze, dunque i costi, e anche l'incertezza nella logistica per le imprese". In sintesi "certe aree che prima erano considerate marginali per l’insediamento di nuove imprese oggi sono territori di prima scelta, anche per chi viene dall'estero"
L’apertura della superstrada porterà ad una rivoluzione degli equilibri territoriali del Veneto. Valdagno, Schio, Bassano, Montebelluna, Castelfranco, Cittadella e Conegliano diventeranno più competitive e conteranno molto di più di Vicenza, Padova e Mestre, creando così due Veneti. E sarà necessaria un’opera di ricucitura che solo nuove reti viarie e un efficiente sistema di trasporto metropolitano di superficie potrà garantire. E mentre l’impatto della Pedemontana sarà positivo per Pordenone il Trentino pagherà con un intasamento della Valsugana il suo ‘no’ alla Valdastico
In attesa di capire se il centrodestra voglia davvero conquistare l’Emilia, in Veneto La Lega è scoppiata e Tosi punta a conquistare la Regione. Ufficialmente lo vogliono anche FdI e Lega, ma il vero obiettivo sarà la Lombardia, mentre in Emilia a Giorgia Meloni forse fa più comodo un Pd ancora in vita che morto. In Veneto, intanto, fine dell’era Zaia segna una novità politica assoluta: la regione si de-doroteizza mandando in frantumi i vecchi equilibri e resta senza monarchi né Dogi
Oggi, secondo il professore del Trinity College Giulio Buciuni, il tema è “trattato a livello di greenwashing e non seriamente”. L’inquinamento per territori già scarsamente attrattivi può essere un ulteriore svantaggio competitivo. "Ma fra i giovani non c’è un’attenzione ancora così alta da disincentivarli a spostarsi in una città come Milano, ad esempio"
Il rendiconto finanziario del ‘23 mostra un avanzo di amministrazione di 109 mln, con investimenti che raggiungono i 118,1 mln. Il Comune rispetta i limiti di indebitamento e registra entrate da tributi e dividendi societari. La proposta di variazione di bilancio per il ‘24 prevede un aumento degli investimenti di 80,6 mln
Secondo i dati elaborati della Camera di Commercio, il tasso di occupazione raggiunge il 69,6%, in linea con la media regionale lombarda (69,3%), e superando la media nazionale (61,5%). La disoccupazione scende al 3,6%, con 14mila persone in cerca di lavoro. La situazione giovanile migliora, con una disoccupazione del 7,4% nella fascia 15-34 anni
Ha ragione Enrico Carraro, il presidente degli Industriali veneti nell’accusare la politica di “dimenticare” l’industria, asse portante del Pil del Paese. E il peso politico di chi ha inaugurato le kermesse di questi giorni lo dimostra. E stabilisce che mentre Coldiretti nelle scelte politiche pesa, Confindustria ha abdicato (da tempo) al suo ruolo. L’esempio? La mancata partenza del 5.0
Può la città dei servizi supplire alla reale creazione di ricchezza che avviene nel circuito produttivo? Nei giorni di apertura delle due kermesse milanesi e della Biennale di Venezia, pur nelle enormi differenze, è utile aprire una riflessione sulle conseguenze su scelte, che alla lunga, rischiano di portare a un progressivo declino sia la capitale che i suoi territori produttivi
Nel numero di Monitor di questa domenica, 17 marzo, scopriremo alcuni casi di imprese che grazie al ruolo strategico del marketing si sono trasformati in fornitori strategici dei grandi brand internazionali. Sono imprese che rappresentano la punta dell'iceberg di un fenomeno che sta cambiando i cosiddetti terzisti. Sulla scia di un caso diventato di scuola come Brembo. Nel numero un focus sulla ricetta vincente di Fine Foods, e poi le interviste all'advisor d'impresa Vincenzo Carlone e ad Antonio Calabrò su come raccontarsi grazie ai libri
In uscita domani, sabato 16 marzo, il numero di Cult dedicato all'acqua, una risorsa essenziale sempre più sotto pressione. Attraverso quattro articoli chiave, esploreremo le sfide, le soluzioni innovative e il potere dell'arte nel promuovere la consapevolezza e la sostenibilità della gestione delle risorse idriche. Passando da un'intervista all'esperto svedese Lundqvist in uscita con un libro sul tema, al segretario generale dell'Autorità distrettuale del Bacino del Po, Bratti
Resta la più importante fiera del mobile, eppure di anno in anno sembra perdere presa. Quest’anno lo spazio dedicato agli stand scende a 125.000 metri quadri, dai 175.000 dell’anno scorso e dai “tradizionali” 205.000 del pre-Covid. Alla base sembra esserci il calo degli espositori, che oggi sono 1.761 a fronte degli “oltre 2.000” dichiarati l’anno scorso. E i cambiamenti nel layout espositivo non soddisferebbero gli imprenditori del mobile costretti a cambiare posizione. Ma intanto c’è anche qualche ‘storico’ che amplia gli stand
Per i 532 imprenditori sondati dalle nostre testate grazie all'istituto Quaeris, il ruolo dell’associazione di categoria è abbastanza importante ma non è affatto decisivo nel dibattito pubblico. E su Bonomi si esprimono in media con un voto pari a 6, con il 33,4% degli imprenditori che lo giudica pessimo e solo il 22,8% che ne è molto soddisfatto. Ecco un 'nuovo capitolo’ dell’articolato sondaggio che ieri ci rivelava il nome più apprezzato dalla base per la presidenza
I quotidiani VeneziePost, EmiliaPost e Lombardia attraverso la collaborazione con l’istituto di sondaggi Quaeris hanno tastato le preferenze degli imprenditori italiani su chi debba rappresentarli come prossimo presidente di Confindustria. Se fossero loro a decidere, la past president Emma Marcegaglia sarebbe largamente favorita con un 36,1%. A seguire due imprenditori ‘big’ come Enrico Carraro e Giuseppe Pasini. Molto lontani tutti gli altri candidati di cui si parla tanto sulla stampa
Apparentemente una sconfitta, in realtà una vittoria. La legge non passa e così il centrodestra rimane unito. E lui acquista consensi a sinistra utili a vincere le prossime comunali a Venezia. E a proiettarlo da sindaco di una città che gli regalerà una visibilità nazionale e internazionale come un leader capace di rappresentare l’unità nazionale. Ecco perché potrebbe essere stato lui stesso, con la complicità di Del Rio, a cercare la sconfitta
Pubblichiamo integralmente la replica di I Vision Tech al nostro articolo di martedì 9 gennaio, in cui si analizzavano i dati di bilancio dell'impresa neo-quotata riconducibile ai figli di Carlo Fulchir. La nostra redazione: “Confermiamo quanto scritto nel pezzo di martedì”
Chiunque vinca le prossime regionali porterà ad un mutamento strutturale del ruolo che l’istituzione locale ha giocato in questi anni nella costruzione del successo del “Modello Emilia”. In una terra nella quale le imprese leader riescono a rimanere tali grazie ad un mix di fattori, tra cui le politiche sistemiche della Regione, gli imprenditori non possono farsi trovare impreparati. E rileggere quanto accaduto al Nordest può essere utile per decidere il che fare
Innovazione è un termine inflazionato che racchiude tutto. Troppo spesso banalità, ma anche killer application, rivoluzioni silenti che permeano il nostro quotidiano senza che alcuno espliciti il cambiamento che ne scaturisce, oppure rivoluzioni rumorose di cui non si può far altro che parlarne e che diventano oggetto di talk show, articoli su riviste di settore e non solo. La temporary manager Fumarola ne esamina alcuni aspetti, spiegando perché due termini apparentemente lontani, come "innovazione" e "umanesimo" vadano in realtà inevitabilmente messi in relazione
“Il sistema finanziario rischia di saltare perché, dopo aver tardato ad alzare i tassi, si è scelto di portarli troppo velocemente a livelli che lo stanno mettendo seriamente in crisi”. Dopo che due anni fa aveva detto di vedere in arrivo l’inflazione contro le previsioni delle banche centrali, e dopo aver lanciato alcuni mesi fa su queste colonne l’allarme sulle conseguenze di una risposta arrivata troppo tardi, Massimo Malvestio commenta l’incremento delle disdette delle polizze vita e le operazioni messe in atto dal sistema finanziario per contrastarle. “Riconoscere bonus del 3% ai sottoscrittori di nuove polizze dà l’ idea della tensione che c’è nel sistema. Ma così facendo si rinvia il problema. E l’inflazione potrebbe non calare”
Nel monologo che il giornalista ha tenuto in occasione dell’evento “Foresight”, la critica amara all’evoluzione del capoluogo lombardo. “Milano è passata da vetrina dell’Italia moderna a paesaggio in bianco e nero. A sparigliare le carte il Covid prima, l’inflazione poi. La casa è l’emblema di questa trasformazione con i suoi prezzi inaccessibili. Ora tutto il valore viene estratto dalla città premium e il ceto medio si scompone. Ma una città che va verso il globale, può essere lasciata a sé stessa con il pilota automatico?”. Qui il video e il testo dell'intervento
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