Una ricognizione che evidenzia l'affermazione nel panorama nazionale di alcuni autori friulano-giuliani iconici. Dalla narrativa alla poesia, Susanna Tamaro, Mauro Covacich, Flavio Santi, Luigi Nacci e tanti altri hanno segnato la storia della letteratura italiana negli ultimi trent’anni con opere che intrecciano radici locali e temi universali
Viticoltura eroica, viene chiamata: ma proprio da tutto questo impegno
e da tutta questa fatica che nascono vini come Rocce Rosse, cru posto
a quattrocento metri di altitudine...
Dall’85 il Premio Italo Calvino continua a portare alla ribalta voci letterarie inedite trasformandole in realtà editoriali. Tra questi spiccano molti autori friulano-giuliani, espressione di un territorio culturalmente fervente. Dalla memoria storica di Elisa Menon al noir di Cristina Gregorin, fino alle sperimentazioni di Liverani e Siligato, solo guardando alle ultime edizioni della kermesse
Il Fvg, con la sua identità frontaliera e una ricca tradizione culturale, è un crocevia letterario unico, dove si mescolano memoria storica, natura e realtà di confine. Colpisce la dinamicità culturale di una regione che, pur contando solo 1,2 mln di abitanti, è costellata di autori e riconoscimenti letterari. Tra questi anche il Premio dedicato allo scrittore “di frontiera” Paolo Maurensig, in arrivo in autunno
Benedetta Centovalli, editor dell’autore goriziano, ricorda lo scrittore scomparso nel 2021. Nato nel 1943 al confine italo-sloveno, Maurensig ha trasformato la sua origine in una forza creativa, producendo una letteratura che trascende i confini regionali per abbracciare una dimensione universale. La sua eredità? “Pensare alla frontiera come ad una vera e propria ricchezza, un messaggio importante per il nostro presente così mal ridotto”
Francesco Erbani, giornalista e autore del libro "Lo stato dell'arte: Reportage tra vizi, virtù e gestione politica dei beni culturali", analizza le criticità del piano Olivetti: "Una legge che si limita a sostenere l'editoria libraria". Sulle disposizioni che si rivolgono al sistema bibliotecario: “L'acquisto di nuovi volumi è fondamentale, ma nella grandi biblioteche il problema vero è quello del personale: la carenza supera ormai il 45% in media"
La recensione di questa settimana tratta dal numero di febbraio dell'Indice dei libri del mese è su L'altra faccia del benessere di Salvatore Romeo, pubblicato da Carocci nel 2024. Il libro offre una storia ambientale dell'Italia dal 1950 al 1979, analizzando come lo sviluppo economico del dopoguerra abbia trascurato l'impatto ambientale. Romeo esplora i tentativi di comprendere e governare le conseguenze ecologiche attraverso diverse prospettive: istituzionale, economica e politica, evidenziando la tensione tra crescita economica e sostenibilità ambientale nell'Italia del boom economico
Dire Enrico Bartolini significa pronunciare il nome di un cuoco che è stato capace, come pochi, di spingere la propria arte culinaria a somma espressione della gastronomia d’autore del nostro Paese
Dire Enrico Bartolini significa pronunciare il nome di un cuoco che è stato capace, come pochi, di spingere la propria arte culinaria a somma espressione della gastronomia d’autore del nostro Paese
Il Piano Olivetti destina risorse per l’apertura di nuove librerie gestite da under 35, con un occhio di riguardo ai piccoli Comuni e alle aree periferiche, interne o svantaggiate. Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio, accoglie positivamente la misura, ma avverte: "Si pensi strategicamente sul lungo termine. Nei decreti attuativi, più attenzione a formazione e al dialogo con il settore"
Ci sono solo tre produttori ‘riconosciuti’ di Offelle di Parona,
biscotto (a base di farina
di frumento, uova, zucchero e burro)
creato da Pasqualina ed Elena Cotti agli inizi del Novecento
Il governo prova a far rivivere la tradizionale sezione legata alla cultura con un finanziamento ad hoc all’interno del “Piano Olivetti”. Gli editori però restano scettici. "Più che nostalgia, un segnale affinché la cultura non si riduca a chiacchiericcio social", osserva Pier Luigi Panza, storica firma del Corriere della Sera. E mentre la Fieg chiede garanzie a lungo termine, il mondo dell’editoria si interroga: basterà questa iniziativa per riconquistare i lettori?
Pinéro dà una lettura ‘differente’ del Pinot Nero franciacortino, mettendo l’accento sulle sue
capacità espressive e sulla sua predisposizione al lungo invecchiamento
Il Piano Olivetti del Ministro Giuli stanzia 44 mln per la filiera editoriale in crisi: 30 per l’acquisto di libri nelle biblioteche, 4 per incentivare l’apertura di librerie da parte di under-35 e 10 per potenziare le pagine culturali dei quotidiani. Emergono però dubbi sull’attuazione concreta delle misure, tra risorse ministeriali limitate e l’assenza di strategie a lungo termine. Ambrosini (Ali): "Servono interventi strutturali, non azioni una tantum"
L’offerta tende alla creatività, ma non solo, perché oltre alle pizze
speciali, vegane, contemporanee
e tradizionali, la proposta varia nella fattura. Premio “Pizza gluten free dell'anno” Milano e Lombardia a Tavola 2025 / Mulino Caputo
La recensione di questa settimana tratta dal numero di febbraio dell'Indice dei libri del mese è dedicata alla pubblicazione di Mondadori della traduzione di Patriot. La mia storia di Aleksej Naval'nyj. Nato nel 1976, Navalny diventa avvocato e fonda la Fondazione anticorruzione. Dopo anni di persecuzioni, avvelenamento nel 2020 e multiple condanne al carcere, muore in detenzione nel febbraio 2024. Il libro, dettato durante la convalescenza e completato in prigione, testimonia il suo sogno di una Russia democratica e normale
Giovanni Costantino, amministratore delegato di Distributori Indipendenti e vicepresidente di Cna Lazio, critica duramente il provvedimento “che punta solo alla sopravvivenza del settore”. La mancanza più vistosa sul tema delle nuove tecnologie: "Condividendo i dati tra sale e piattaforme si potrebbe capire dove i progetti abbiano reali possibilità di successo". Intanto in Italia “durante il Covid nei tavoli istituzionali si parlava ancora di mandare fax al Ceo di Disney”
Il settore cinematografico attende di scoprire cosa cambierà con il nuovo decreto correttivo sul tax credit, atteso entro marzo. Se la riforma aveva infatti dato vita a un acceso dibattito sul futuro dei piccoli produttori e distributori, ci si aspetta che la nuova versione corregga soprattutto le criticità sul fronte dei vincoli distributivi e dei requisiti di circuitazione. Ma gli operatori sembrano scoraggiati “dal lungo periodo di incertezza” e, per quanto accolgano positivamente le modifiche, considerano la normativa “del tutto obsoleta”
In controtendenza con il resto del settore cineaudiovisivo nazionale, il comparto dell'animazione ha trovato nel tax credit uno strumento di crescita efficace, con professionisti quadruplicati negli ultimi 5 anni e circa 80 aziende di produzione attive. Nonostante il successo della misura fiscale, il settore rimane fortemente dipendente dal ruolo centrale della Rai, che per legge deve investire (anche) nell'animazione
A capo della sua società di produzione indipendente, insieme al socio Lucio Scarpa, e presidente di Cna Cinema Veneto, Marco Caberlotto non ha dubbi: i ritardi del Ministero e l'incertezza normativa stanno paralizzando l’accesso al tax credit, mettendo in crisi produttori indipendenti ma anche coproduzioni internazionali. "Le regole cambiano in corsa e nessuno sa come funzionerà il sistema. Il Tar potrebbe bloccare tutto, rischiamo il caos", avverte. Quello che servirebbe? “Un sistema automatico, trasparente e accessibile per evitare che il sostegno al cinema diventi una lotteria"
Chi ha passione per marmellate, mostarde e frutta candita sa bene
quanto è difficile mantenere l’espressività del frutto nei processi
di confettura e canditura...
Corrado Azzollini, presidente di Confartigianato cinema e audiovisivo, riflette sulle nuove regole del tax credit. I problemi principali (nonostante i correttivi): tempi troppo stretti per la distribuzione in sala, requisiti eccessivamente stringenti e mancanza di tutele per i film low budget. Il settore è in stallo, con il 95% dei produttori indipendenti fermi e un forte impatto sull’occupazione. “Il sistema non è equo. Bisognerebbe dividere i fondi fra produzioni nazionali e straniere, le seconde sono oggi nettamente avvantaggiate”
Alessandro Usai è da novembre ‘24 il presidente dell’associazione nazionale delle industrie cinematografiche e audiovisive. Crede fermamente che "il settore funzioni benissimo, anche se esiste un certo malcostume nel raccontare anche comparti sani come in crisi". Le recenti modifiche sono considerate un "passo nella giusta direzione per risolvere alcune delle criticità emerse. Ma nel complesso è una normativa adeguata per rispondere alla necessità di erogare al meglio le risorse”
Dal sistema delle 9 azioni annuali del valore di 262 euro ciascuna ai dipendenti, spiegate dal Ceo di Sonepar Italia Sergio Novello, ai due bond da 4 mln illustrati da Raffaele Mazzucco di Sogno, fino al trust irrevocabile ideato 14 anni fa da Stefano Pavan di Mafin. Esempi concreti del fatto che "solo coinvolgendo i dipendenti come partner del progetto imprenditoriale una grande azienda riesce a preservare la propria identità e la propria competitività”
Pubblichiamo una recensione tratta dal numero di febbraio dell'Indice dei libri del mese. "La grande incertezza. Navigare le contraddizioni del disordine globale" di Nathalie Tocci analizza l'evoluzione dell'Unione Europea attraverso tre fasi: il "mondo aperto" della globalizzazione ottimistica, la "grande chiusura" segnata da crisi multiple, fino all'attuale "mondo contraddittorio". L'autrice evidenzia come l'Ue debba affrontare tre sfide cruciali, ridefinendo i concetti di difesa, economia e democrazia e le conseguenti applicazioni
Di fronte a calo demografico, transizione tecnologica, crescente esigenza di produttività e cambio di valori nel mondo del lavoro, la Fondazione Capitale & Lavoro rilancia il tema della partecipazione come nuovo modello di capitalismo per valorizzare i lavoratori che saranno sempre meno. Il presidente Milan: “Il tema non è nuovo, ma oggi le condizioni sono più favorevoli ad un confronto serio”
Facile riconoscere i Meloni di Sermide prodotti da Zerbinati:
ognuno viene marchiato a laser sulla buccia e accompagnato da ceralacca rossa sul picciolo, con piccolo pieghevole informativo
In un’epoca in cui “il senso del lavoro è cambiato”, secondo Luca Vignaga, ad di Marzotto Lab con una carriera da HR alle spalle, “la partecipazione rischia di arrivare troppo tardi”. Una forma di condivisione economica senza dubbio, ma che rischia di non creare reale senso di progettualità lavorativa a lungo termine se questa, come sembra, “va sempre più svanendo”
L’ex ministra, presente lo scorso sabato all’evento della Fondazione Capitale & Lavoro, lancia un monito: "Il mondo va verso la radicalizzazione delle contrapposizioni, la frattura tra capitale e lavoro rischia di aggravarsi e la distribuzione del reddito sta peggiorando a sfavore del lavoro”. Fornero non risparmia critiche al sistema bancario (“Hanno guadagnato molto con i tassi alti ma non hanno voluto partecipare al sociale”) e sottolinea l’urgenza di un dialogo sincero per costruire un modello economico più equo e partecipativo
In carta portate della tradizione rivedute, oltre a specialità venete, come i bigoli in salsa «piatto
tradizionale della cultura veneta», e qualche classico milanese...
Gli impasti e le lievitazioni sono fatti con tutti i crismi – le pizze risultano
infatti aeree, croccanti e digeribili – e le farciture sono di ottima qualità
Pubblichiamo una recensione tratta dal numero di febbraio dell'Indice dei libri del mese. Al centro "Giungla urbana. Alla scoperta del lato selvaggio delle nostre città" di Ben Wilson, che esplora il complesso rapporto tra natura e ambiente urbano attraverso i secoli. Lo storico di Cambridge analizza sette diverse prospettive, dai parchi urbani alle foreste cittadine, dalle zone umide alla fauna metropolitana. Il saggio supera la tradizionale dicotomia città-natura, proponendo una visione ecosistemica degli spazi urbani e invitando a riconcettualizzare il rapporto tra uomo e ambiente naturale
La cucina di Carlo Cracco da sempre si caratterizza per la sua forte originalità. Lo chef, infatti, ha appreso tecniche d’alta scuola da maestri riconosciuti. Ma la sua creatività si esprime in piatti del tutto personali...
L’Afd in Germania ha guadagnato consensi soprattutto nei Lander dell’est e tra i giovani, dando risposta a bisogni profondi di quella parte del Paese, rimasta delusa e impoverita dalla riunificazione. Chi lo sostiene pensa che sia l’unica alternativa ai partiti tradizionali che hanno determinato prima la crisi migratoria e poi la recessione economica. Chi la critica lo ritiene un partito neonazista che potrebbe mettere in pericolo la democrazia
La probabile affermazione dell'Afd in Germania stimata al 21% provoca turbamenti e reazioni contrastanti nel quadro politico tedesco. Il candidato di Cdu- Csu tenta di occupare lo spazio politico di "populisti" sull'immigrazione con risultati, secondo i sondaggi di ieri, che potrebbero premiare la sua strategia. Verdi e Spd lo attaccano ma restano fermi al 15% delle intenzioni di voto
Brexit, Trump, Meloni, Orban, il fenomeno del populismo non sembra risparmiare nessuno. Non si è salvata nemmeno la Germania, dove però i partiti “populisti” - l’Afd ma anche la più recente Bws - hanno ottenuto ampi consensi più tardi che altrove. Sicuramente per la tenuta economica del Paese, ma anche per la forte "soglia psicologica" post nazismo che rendeva socialmente inaccettabile votare per partiti più a destra del centro-destra, ma che si riallaccia ad un orgoglio nazionale a lungo represso
I Verdi tedeschi affrontano una crisi d'identità. Da movimento antinucleare degli anni '80 a partito di governo, hanno visto crollare i consensi dal 24% al 14% dal ‘22 ad oggi. Il vice-cancelliere Habeck simboleggia questo dilemma, diviso tra realpolitik e ideali ambientalisti, evidenziando le sfide della sinistra europea moderna nel bilanciare principi e governance
Si deve a Carlo Maria Recchia la riscoperta del Mais Corvino, antichissima varietà di mais a granella nera con proprietà organolettiche e nutrizionali straordinarie.
Brexit, Trump, Meloni, il fenomeno del populismo non sembra risparmiare nessuno. Non si è salvata nemmeno la Germania, dove però i partiti “populisti” - l’Afd e la Bws - hanno ottenuto ampi consensi solo di recente. Complice la stabilità economica ma anche la forte "soglia psicologica" post nazismo che rendeva socialmente inaccettabile votare per partiti di estrema destra. Ma che oggi sfruttano il sentimento liberatorio dell'essere orgogliosi del proprio passato
Wolfgang Münchau, ex editorialista del Financial Times, analizza nella sua ultima opera Kaput, in uscita a marzo per Post Editori, il declino strutturale della Germania. Al contrario di chi pensa che si tratti solo di una fase di mercato sfavorevole, secondo l’autore il paese sconta le scelte errate degli ultimi decenni. Dipendenza energetica dalla Russia, legami economici sbilanciati con la Cina, fragilità bancaria e ritardi nella digitalizzazione. Senza un vero cambio di modello economico, la Germania rischia un declino irreversibile
Roberto Paura è presidente dell'Italian Institute for the Future, ente no-profit che dal 2013 si occupa di ricerca, formazione, consulenza e divulgazione nel settore dei futures studies. L'istituto analizza i megatrend globali per comprendere gli scenari futuri possibili: "Studiamo le interazioni tra fenomeni demografici, tecnologici e sociali". Tra i megatrend 2025: l'impatto energetico dell'Ia e la corsa al litio per le batterie. "Con gli scrittori di fantascienza? Collaboriamo anche noi"
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