"Grandi dimissioni", "Smart working" e lavoratori introvabili? In pochi mesi la crisi ha messo in discussione tutta la narrativa degli anni post Covid: esplode la cassa integrazione, lo smart working rallenta e rimane legato al mondo delle grandi aziende di servizi mentre per le grandi dimissioni uno studioso del calibro di Bruno Anastasia, numeri alla mano dice: "E' stata un'illusione statistica"
Per Marco Bentivogli, ex segretario generale Fim Cisl e co-fondatore di Bse Italia, “nei prossimi mesi aumenteranno ancora le richieste di cassa integrazione”, motivo per cui "si dovrebbe sfruttare al meglio l’ultimo anno di Pnrr attraendo nuovi investimenti”. "Le dimissioni volontarie? Calano ma sono frutto di una crisi profonda del senso del lavoro. Ne è esempio il fenomeno del quite quitting, cioè dello svolgere il minimo indispensabile per mantenere il posto, senza investire ulteriore energia o tempo”
Piero Martin, coordinatore del progetto Divertor Tokamak Test facility (Dtt) e professore di fisica sperimentale a Padova ha spiegato, nel corso dell’appuntamento “Autonomia energetica. Le tecnologie che potranno cambiare il nostro futuro” del Bergamo Città Impresa le opportunità offerte dalla fusione nucleare: dalla ricerca scientifica alle ricadute industriali, un settore strategico che può attrarre investimenti e talenti
Al festival bergamasco, sabato 9 novembre, anche il professore di International Economics (alla Cattolica e alla Luiss) Marco Magnani. È autore de “Il grande scollamento” (Bocconi University Press, 2024). Ci spiega in anteprima: “Il futuro della globalizzazione? Non è detto sia finita. L’Europa per contare risolva i suoi problemi più grandi: mancanza di leadership e di unità”. Con le elezioni negli Usa “inevitabile il protezionismo, che però porta sempre a perdite di valore”
Dal possibile protezionismo sempre più aggressivo agli scenari sui conflitti in atto, il Festival di Bergamo (8-10 novembre) analizzerà l'impatto del voto Usa sull'economia globale con un focus sulla situazione europea e italiana. A discuterne ci saranno De Felice, Marcegaglia, Letta, Cottarelli, Magnani. E ancora fra gli altri Bombassei, Visentin, Poggio e Gozzi a confronto sulle sfide per le imprese e la politica tra nuovi dazi, transizione verde e riorganizzazione delle filiere produttive
Francesco D’Erminio, conosciuto artisticamente come Ratigher, è una delle voci più autorevoli del panorama fumettistico italiano. Classe 1978, oggi è curatore della collana Brick di Coconino Press, dopo essere stato direttore editoriale dal 2017 al 2021. "Fare il fumettista oggi in Italia non è facile, il sistema del pagamento ‘a pagina’ delle edicole valorizzava di più il lavoro. Oggi i contratti sono quelli delle case editrici”. E ancora: “Per diventare profittevoli gli editori italiani dovrebbero affacciarsi all’estero. E le fiere in questo settore sono un’ottimo modo per aumentare i ricavi”
Mentre Lucca Comics si prepara all’apertura del 30 ottobre, il mondo del fumetto italiano, dopo il calo del 17,4% nel 2023, conferma il trend negativo nel primo semestre 2024 (-4,8%). Crolla il manga (-14,2%), “normale dopo anni in cui aveva trainato il settore”, mentre cresce il fumetto per bambini (+21,8%). Le case editrici ‘nostrane’ non possono contare sulle sovvenzioni offerte ad esempio dalla Francia, ma restiamo il secondo mercato per importanza in Europa
L’edizione autunnale della kermesse dedicata alle tradizioni e alle eccellenze del Made in Italy tornerà nel fine settimana del 2-3 novembre. Tante le visite, le degustazioni e gli showcooking in programma nelle aziende che partecipano all’iniziativa. Fra queste l’Acetaia Malagoli Daniele, la Distilleria Fratelli Brunello dal 1840, il Caseificio Rosola, Giacobazzi Vini, Cocambo
L'Acetaia Giusti, fondata nel 1605 a Modena, parteciperà per la quinta volta a WeFood. A guidare l’azienda dal 2005 Claudio Stefani, che ha portato l’azienda da 1,5 mln di fatturato ai 20 mln che prevede per quest’anno. Tra gli ingredienti del successo? Secondo Stefani l'apertura ai visitatori: “Fondamentale per raccontare la nostra storia e i nostri prodotti. Ogni visitatore diventa un potenziale ambasciatore del nostro marchio. Così valorizziamo la nostra capacità di trasformare le materie prime in prodotti di qualità, è parte del nostro Dna nazionale”
Negli ultimi vent'anni a diventare il genere prediletto per raccontare l'Italia nascosta, dalle periferie di Milano alle colline del Prosecco, è stato il giallo. Autori come Biondillo, Ervas e Matino usano il poliziesco per esplorare dinamiche sociali, ambientali ed economiche delle realtà marginali. A spingere questa proliferazione anche la spinta delle case editrici verso un genere che ‘funziona’. E secondo qualche autore la cosa “è un po’ sfuggita di mano, ormai ogni paesino ha il suo commissario”
Il direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta analizza la tendenza letteraria legata alla narrazione del territorio “che possiamo far risalire a un genere che in Italia ha assunto caratteristiche specifiche sia nella forma che nella diffusione: il giallo”. Il successo di questo genere però ha spinto le case editrici “a scegliere sempre quei titoli” mentre “le nuove generazioni ne preferiscono altri, optando per il romance e le forme narrative ibride”
Gabriele Principato racconta il cibo e il vino del Belpaese su Cook del Corriere della Sera. “C'è stato un momento in cui sembrava che le piattaforme come TripAdvisor stessero soppiantando le guide. Ma oggi gli utenti si rendono conto che le community possono essere inaffidabili”, ci spiega. “Quali progetti resistono? Con consumatori così informati, le guide che mantengono un focus specifico e dettagliato sulle aree culinarie di cui si occupano”
Le guide enogastronomiche tradizionali, una volta pilastri della cultura culinaria, devono trovare una nuova identità. Alcune, come quella del Touring Club, non hanno retto il colpo, sopraffatte ormai da velocissime piattaforme digitali gratuite. Altre, come la Michelin, sono diventate partner commerciali dei ristoratori. Tuttavia, nel mare magnum delle recensioni di utenti inesperti, le guide resistono grazie alla professionalità del prodotto, e con format rinnovati. L’esempio delle Guide A Tavola (Post Editori)
A Bergamo si trova uno dei principali distretti dell'innovazione: Kilometro Rosso, nato nel 2009 su iniziativa privata dell’ad di Brembo Alberto Bombassei. Il Direttore Sviluppo Roberto Marelli: “L'80% dei parchi nasce da iniziative pubbliche. Il nostro modello è diverso”. E poi: “Misurare l’impatto economico di un hub? Tema delicato, oltre ad affitti e numero di startup insediate guardiamo al numero di brevetti, pubblicazioni scientifiche, fondi raccolti, ma non basta”
La Tech European Foundation potrebbe diventare leader non solo nello scenario italiano composto di parchi tecnologici medio-piccoli, ma secondo le ambizioni anche a livello globale. Con azionisti di peso come Pignataro di Ion, una dotazione iniziale di 100 mln e l'obiettivo di attrarre 1.000 startup all'anno, potrebbe mettere in discussione altre realtà importanti del settore. Ma "c'è spazio per tutti", afferma Marelli di Kilometro Rosso, mentre Parisi di ComoNExT vede "opportunità di collaborazione virtuosa"
Dietro libri, programmi Tv e canzoni spesso si nasconde il lavoro di molti professionisti che rimangono “dietro le quinte”. Talvolta per esigenze contrattuali, come per gli scrittori “fantasma”, altre, come per gli autori dei programmi in Tv, perché non si cerca quel tipo di popolarità. Altre ancora a causa della mancanza di un adeguato riconoscimento, come per Massimo Bubola, co-autore con De Andrè spesso non citato
Autore di programmi Tv di successo come "Victor Victoria" (La7), "Quelli che il calcio" (Rai Due), "X Factor" e "E poi c'è Cattelan" (Sky Uno), Matteo B. Bianchi ci svela il dietro le quinte di questa professione: “Un lavoro praticamente impercettibile per il pubblico, che si immagina si accendano le telecamere e avvenga tutto così spontaneamente”. "Ti può far piacere vedere che una tua idea sia diventata virale, ma non è decisamente un lavoro per chi cerca quel tipo di popolarità"
Dal 27 al 29 settembre il Festival della Ricerca Scientifica della città giuliana esplorerà l'impatto dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite quotidiane. Oltre 100 eventi e 300 relatori, focus principale sulle applicazioni dell'Ia nel business, le nuove frontiere dell'oncologia e l'etica delle tecnologie
Roberto Siagri, fondatore e ceo di Rotonium, oltre che fisico con una vasta esperienza nel settore tecnologico, delinea un futuro in cui l'adozione dell'Ai non sarà più un'opzione ma una necessità imprescindibile. “Cruciale per migliorare tutte le perfomance. Il vero potenziale si esprime quando viene applicata a tutte le aree del business”. E ancora: “Ne possono trarre vantaggio soprattutto le Pmi”
Lucio Scarpa della Kublai Film, casa di produzione indipendente di Venezia, non ha dubbi: "Paradossalmente, questo governo di destra, che si dice nazionalista e protezionista, ha fatto una riforma che premia le case di produzione più grandi, quasi tutte ormai di proprietà di gruppi stranieri" E ancora: "Anche i contributi selettivi, che dovrebbero essere il canale per finanziare prodotti che non hanno appeal commerciale, sono insufficienti e non erogati con continuità”
Durante la kermesse lagunare la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC ha illustrato le misure che entreranno in vigore dal 2025. Molte le preoccupazioni dei piccoli produttori che temono un monopolio del mercato da parte della distribuzione a causa dei nuovi criteri. Tra esplosione produttiva e necessità di qualità, il cinema italiano cerca un equilibrio tra arte e bilanci
Secondo l’Osservatorio dello Spettacolo di Siae lo scorso anno si sono tenuti 61 mila eventi (+56% rispetto al 2019), per 28 mln di spettatori e 967 mln di introiti. Di cui il 92% da concerti di musica pop, rock e leggera, per una spesa media individuale di 37,7 euro (+16,8% rispetto al ‘22). A guidare la classifica dei record la Lombardia con +4,7% di eventi e +53% gli incassi. L’Emilia-Romagna cresce del 9,2% sugli spettacoli e del 27% le entrate; il Veneto +39% i concerti, ma solo +6% per gli incassi
Valeria Arzenton, fondatrice di Zed, una delle realtà leader in Italia per gli eventi dal vivo, ritiene “positivi i record 2023, anche se l’inflazione ha fatto crescere molto anche i costi organizzativi e impatta sulle tasche degli spettatori”. Oltre a questo a limitare l’espansione del settore la mancanza di professionalità: “Durante la pandemia in molti hanno cambiato lavoro a causa della precarietà”. E ancora: “Al Nord la gran parte dei concerti? Sì, ma se la amministrazioni puntassero sulla costruzione di nuovi spazi si potrebbe fare di più"
Nel 2023 le sale avevano realizzato il miglior quadrimestre maggio-agosto di sempre grazie a film come Barbie e Oppenheimer (insieme 60 mln al botteghino). Nel 2024 Inside Out 2 ha sorpreso tutti con 41 mln di incassi (finora). Un’inaspettata “boccata d’ossigeno” per gli esercenti, che ora sperano nei risultati delle prossime uscite, soprattutto Cattivissimo me il 22 agosto
Secondo il dg dall'Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Simone Gialdini, l’estate 2024 ha visto un’offerta di film nelle sale meno ricca del 2023. Ma “l’andamento di Inside Out 2, con il miglior giugno di sempre, ha trainato il mercato italiano”. Si va sempre più al cinema d’estate? “I multisala oggi lavorano tutto l’anno, ma a fare da richiamo anche le campagne di promozione del Ministero”
Record di incassi alla Lombardia con 11,3 mln di introiti netti (+33%), nella top 30 dei musei statali con ben 4 siti regionali. Il Veneto è l’unico a calare (incassi a -8,7%, 2,8 mln, visitatori a -2,7%) soprattutto per il -26% realizzato dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Incremento vistoso in Fvg (+39%, 1,89 mln) grazie al Castello di Miramare di Trieste. Crescita del 12,6% delle entrate e del 14,5% degli avventori in E-R, dove peggiora il dato dei paganti, -3,2%
Secondo Guido Guerzoni, esperto di economia delle istituzioni culturali, "i musei statali incassano solo una frazione del reddito che generano, non riuscendo a monetizzare adeguatamente il ritorno sul territorio". La bigliettazione rimane cruciale: "Alcuni paesi con meno sedi l'hanno eliminata per stimolare i flussi turistici. Entrando gratis poi si vendono servizi, ma questo richiede strutture adeguate. Il British Museum, ad esempio, ha quattro store, ma è trenta volte più grande degli Uffizi"
Negli ultimi 76 anni è sempre stata la sinistra, seguendo i dettami gramsciani, a detenere l’egemonia culturale del paese. Da quando Fdi è al potere ha fatto riemergere gli intellettuali di destra, imponendo nomine nei maggiori enti culturali del Paese. Frutto di un vero progetto culturale identitario o mera occupazione di poltrone?
Il presidente del Teatro stabile del Veneto non ha dubbi: “Il governo sta scegliendo figure competenti che interpretino gli indirizzi offerti agli elettori e dando voce anche a intellettuali che prima non trovavano spazio”. La sinistra? “Ha sempre esercitato un’egemonia sulle istituzioni culturali, ma deve accettare le regole della democrazia senza polemiche pretestuose. Attenzione a quei circoletti che si autoalimentano, che fanno un uso strumentale della fede politica per lucrarci”
Le Pmi permettono al nostro Paese di crescere oggi più degli altri, grazie alla flessibilità e alla capacità di cogliere le opportunità sul mercato. Ma ad accomunare queste aziende anche la centralità del design dei prodotti, tratto distintivo del Made in Italy. Un settore composto da più di 17 mila imprese che generano un valore aggiunto di 3,1 mld. E che dal 1954 viene raccontato dal più ambito dei riconoscimenti del design italiano
Il design italiano non è solo legato alla forma degli oggetti. Secondo Luciano Galimberti, presidente dell’Associazione per il Design Industriale che conferisce ogni due anni l’ambitissimo Compasso d’Oro “parla tanti linguaggi diversi, è un sorta di Dna del nostro tessuto industriale”. Spesso le aziende italiane, infatti, “fanno design in modo totalmente inconsapevole. Noi cerchiamo di dargli voce”. E per traghettare il Made in Italy nel futuro “va irrobustita la filiera, così ci si rende competitivi”
In Veneto le divisioni interne al centrodestra rischiano di consegnare alla sinistra vittorie insperate in comuni importanti come Vittorio Veneto e Bassano del Grappa. In Emilia l’egemonia del Pd è minacciata dall’ascesa di liste civiche sviluppatesi da fratture interne agli stessi dem. Meno sorprendente la situazione a Cremona, dove destra e sinistra si presentano compatte in uno scontro polarizzato
Secondo il politologo Paolo Feltrin, ai ballottaggi conta portare il numero massimo dei propri affiliati al voto e "questo riesce meglio al centrosinistra. Fratture nel centrodestra? Succede sempre a chi governa". A Schio è "interessante che la Meloni alle europee abbia preso 20 punti percentuali più di Cioni alle comunali. Ormai il voto va alla persona e non più al partito". Alle prossime regionali "l'Emilia sarà difficilmente contendibile per il centrodestra". Su Sala possibile federatore di centro, "non credo che vorrà finire in quel tritacarne"
I bilanci delle fondazioni evidenziano che la lirica si regge perlopiù sulla contribuzione pubblica. Che per La Fenice copre il 66%, per il Comunale di Bologna il 79,9%, per il Rossetti di Trieste addirittura l'86%. Dagli spettatori meno del 10% degli incassi e pochissime anche le sponsorizzazioni delle aziende. Fanno eccezione la Scala di Milano e l'Arena di Verona, così come il Regio di Parma che ha un bilancio più equilibrato. Debito ancora elevato nonostante il commissariamento di 10 Fondazioni su 14 nel 2014
Fulvio Macciardi, sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e presidente dell’Anfols, ritiene che il sistema funzioni bene. Certo “è strutturale l’apporto del contributo pubblico, ma oggi si punta a riempire i teatri e a incrementare i propri ricavi”. Importante intervenire sull’Art Bonus “in maniera più decisa”, ma “il vero volano economico è puntare sul valore dell'azienda teatro sul territorio: siamo le uniche istituzioni a produrre spettacoli che danno lavoro e in modo continuativo”. Ma “siamo ancorati a contratti di trent’anni fa. Oggi più che sul lavoro a tempo indeterminato va premiata la capacità professionale”
Volenti o nolenti i prossimi parlamentari europei dovranno affrontare il fatto che a determinare il futuro dell'Ue sarà in primis la geopolitica. Se in America vincerà Trump, l'Europa si troverà abbandonata, costretta ad accelerare su difesa e debito comuni. Per farlo avrà bisogno di una leadership forte che, con una Germania e Macron indeboliti, e Meloni alla guida dell'Italia, potrebbe far emergere di nuovo come figura salvifica quella di Mario Draghi
Votare Gori e Bonaccini finendo per confermare a Schlein la guida del Pd? Votare Lega per, alla fine, sostenere il duo Vannacci-Salvini? Rifugiarsi in Renzi o Calenda interessati solo alla loro sopravvivenza politica? Andare verso una Forza Italia che vive di ricordi? Astenersi e lasciare campo libero ai filo russi antieuropei? Per i riformisti la scelta di voto alle europee è questa volta davvero difficile
Nel 2023 il numero di turisti in città ha visto una media di 80 mila visitatori ‘mordi e fuggi’ al giorno. Un “ritmo insostenibile” per l’Architetto e Professore di Ca’ Foscari Franco Migliorini: “In un centro di 6 kmq dovrebbero esserci al massimo 30 mila persone”. E ancora: "Il ticket? Più pubblicità che un impedimento. Presentato in cambio della cancellazione di Venezia dalla Black list dell’Unesco. Ma i dati presentati dal Comune non sono verificabili”
È arrivata al giro di boa la sperimentazione della misura voluta dall’amministrazione comunale presieduta da Luigi Brugnaro. Ma i veneziani continuano ad avere molte perplessità sulla sua capacità di limitare i flussi turistici. Per circa l’85% si tratta di una misura inutile, una “presa per i fondelli”. Anche perché “non è stata prevista la fissazione di una soglia massima di ingressi giornalieri”, sottolineano. I controlli giudicati “fastidiosi”, ma soprattutto “serve ben altro per rilanciare la città”
La direttrice del Museo e del Parco del Castello di Miramare (TS): “Il messaggio che ho sempre veicolato è che l’intera comunità si faccia carico della conservazione e dello sviluppo delle realtà culturali locali, ma va incentivato ancora molto”. L’ente triestino ha da poco presentato due progetti editoriali, di cui uno per non-vedenti, finanziati tramite Art Bonus dall’azienda Sadoch
Parla Corinna Sperandini, ceo di Spacewear, la startup del fashion che ha realizzato la tuta Sfs2 per la missione Ax-3. La tuta spaziale? “Un prodotto nato per aumentare il comfort degli astronauti che ci permette di lavorare su tessuti sempre più ecosostenibili, leggeri e in grado di assicurare la termoregolazione del corpo. Un giorno vestiremo tutti così"
Ripubblichiamo il capitolo del libro dedicato allo scomparso presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli, uscito per Marsilio – Nordesteuropa nel 2012 “Malagestio”. Un testo datato ma certamente utile per capire come le Fondazioni non dovevano essere. E, tranne in alcuni casi, per fortuna, non sono e non sono state
Dall’M9 di Mestre al Genus Bononiae sotto le due Torri. Il ruolo delle Fondazioni nel sostegno alla cultura è essenziale e spesso molto ben gestito. La Lombardia si presenta come la regione più virtuosa e meno propensa a commistioni tra ambiti diversi, mentre in Veneto, ma anche a Bologna, altre Fondazioni hanno puntato contemporaneamente su operazioni immobiliari e gestione diretta dei musei. Con risultati sia culturali che finanziari disastrosi
Tra i grandi nomi Federico Faggin, Umberto Galimberti, Marco Cappato, Anthea Comellini, Luigi Naldini, Fabrizio Pregliasco, Guido Tonelli, Francesco Profumo. E ancora, imprenditori come Carraro, Lago, Comparini, Sperandini. Robotica, industry 4.0, space economy, life sciences e innovazione al centro della manifestazione con oltre 50 eventi. Protagonista il massimo esperto svedese sui temi dell'acqua Jan Olof Lundqvist, senior advisor dello Stockholm International Water Institute
Sono molte le tecnologie già esistenti che garantirebbero di abbattere le emissioni di anidride carbonica dei nostri edifici. Ma perché queste soluzioni non sono ancora diffuse quanto potrebbero? A rispondere Michele Bottoni, direttore generale di Eurotherm, azienda leader nel settore del riscaldamento e raffreddamento radiante a pavimento: “Gli installatori sono i primi a dover essere formati per proporre le innovazioni ai clienti. Noi organizziamo corsi certificati per costruire le professionalità che servono”
La sfida posta dall'approvvigionamento energetico è e sarà cruciale per il futuro dell'Italia e delle sue imprese. Per questo alla Green Week di Parma l'editorialista del Corriere della Sera Federico Fubini e Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, sottolineano la necessità di rivedere la strategia energetica nazionale. Con un focus sulla diversificazione delle fonti e una possibile considerazione del nucleare. Anche perché, ricorda Fubini, "la domanda di energia specie elettrica, spinta dalla digitalizzazione e dall'introduzione dell'Ia, è destinata ad aumentare"
La quantità di CO2 nell’aria è aumentata del 30% in meno di due secoli e questo comporta il rialzo della temperatura di un grado e mezzo. Crescono in modo esponenziale fenomeni estremi mai osservati, in parte già irreversibili. E il tempo corre inesorabile. “Bisogna riorientare la forza d'urto dell’industria per garantire la transizione energetica verso energie rinnovabili”
La partita della tutela ambientale è diventata una partita politica, oltre che economica. A incidere sono anche gli scenari geopolitici internazionali e la concorrenza della Cina. Tra i vantaggi della transizione green "nuovi posti di lavoro e nuove professionalità". Decisivo il ruolo pragmatico dei giovani. A spiegarlo è il giornalista, già sindaco di Roma, intervenuto ieri sera al Città Impresa di Vicenza
Al centro della 17esima edizione inaugurata ieri del Festival Città Impresa i nuovi equilibri geopolitici, in un anno che per l’analista Aresu è “il più importante che l’umanità abbia vissuto dal punto di vista elettorale”. All’evento dedicato alle catene di fornitura si è parlato delle presidenziali statunitensi e il rischio di nuovi dazi. Per Banzato “Gli Usa sono diventati un mercato off limits. Ma il vero problema sarà la mancanza di materia prima”. Fanin (Cereal Docks): “Necessario diversificare gli approvvigionamenti e la logistica e interagire con la politica”
Siccità, alluvioni, spiagge che spariscono e corsi d’acqua prosciugati. L’oro blu è una priorità su cui non si può più temporeggiare. E ognuno è chiamato a fare la propria parte. Dall’agricoltura alle abitudini domestiche, dal riutilizzo alla sperimentazione di sistemi resilienti, cresce l’urgenza di rifondare il diritto all’acqua
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