Dal Carosello, invenzione tutta italiana del 1957, all'era digitale, la pubblicità si trasforma di continuo cercando di illuminare prodotti in un’epoca in cui l’attenzione dura due secondi. Per Francesco Bozza di Grey Italia: "Le migliori pubblicità non parlano del prodotto, ma di come ci fa stare. Il brand activism? Spesso forzato. Sta lasciando spazio ad azioni più spontanee”. Andrea De Micheli di Casta Diva: “La gen Z odia la forma patinata, cerca l’imperfezione più vera”
Una piccola parte della produzione viene commercializzata a otto mesi: si ottiene così la Raspadura, ovvero
sottilissime e gustosissime sfoglie
ricavate direttamente dalla forma con un apposito coltello
A Milano Davide Longoni ha sei panifici, ma è in quello al Mercato
Centrale, un laboratorio con negozio (o, più propriamente, un banco di vendita), che si può trovare la pizza in teglia
Roberto Bernocchi, pubblicitario, docente e autore di ‘La storia della pubblicità’, ripercorre la storia della pubblicità italiana, dalle opere di artisti al servizio del regime fascista al fenomeno iconico di Carosello. Ma “la creatività del settore si è esaurita negli anni ‘90” con la genialità di quell’Oliviero Toscani tanto odiato dai pubblicitari. Per il futuro, preoccupano l’eccessiva specializzazione professionale all’interno delle agenzie (“Si lavora ancora a compartimenti stagni”) e l’onda lunga – ma inevitabile – dell’IA
In Francia si lavora su un progetto, in Italia - dice Andrea Stillacci, fondatore dell’agenzia pubblicitaria Herezie - “spesso si crede ancora che basti uno spot in tv”. Le aziende oggi arrivano con un problema, non con una richiesta di creatività. E poi si dividono: tra chi costruisce una visione e chi vuole solo “far girare il prodotto”. E la pubblicità del futuro? “Quella che parla con onestà e coraggio”
Per anni è bastato essere affidabili e puntuali. Oggi invece anche chi lavora dietro le quinte deve comunicare valori, visione e identità. “Costruire una marca è diventato un atto strategico”, ma più del 60% delle aziende B2B ammette di non sapere come fare. Frasson (Fkdesign): “Non devi solo vendere un prodotto, ma comunicare una promessa”
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di aprile analizza Le classi sociali in Italia oggi di Pier Giorgio Ardeni, pubblicato da Laterza nel ‘24. Il libro riprende il lavoro pionieristico di Paolo Sylos Labini, aggiornando la riflessione sulla struttura sociale italiana. Ardeni esplora l’evoluzione delle classi sociali dal dopoguerra ad oggi, con particolare attenzione alla classe media e alle disuguaglianze crescenti, proponendo una critica alle politiche neoliberiste e un richiamo alla necessità di una modernizzazione economica
Bruno Munari non è stato solo un artista e un designer ma sin dal 1930 ha lavorato come pubblicitario e art director collaborando con i marchi più prestigiosi del Belpaese. Dalle campagne minimaliste per Olivetti, al Manifesto pensato nel 1964 per Campari, in cui il logotipo è inclinato per essere letto da un viaggiatore su un vagone dell'appena nata linea M1, ogni progetto diventa un’opportunità per educare il pubblico alla bellezza, sfidando le regole tradizionali del settore
Dal 7 al 13 aprile la manifestazione trasformerà la città in un hub culturale. Oltre 1000 eventi diffusi nei diversi distretti esploreranno il tema “Mondi Connessi” attraverso mostre e installazioni con un focus su tecnologie, natura e sostenibilità. Tra i progetti più attesi , “Unfold” presso Base e “Library of Light”
Il Prosciutto Crudo Marco
d’Oggiono, riconosciuto dal 1999 Prodotto agroalimentare
tradizionale lombardo (Pat), è dolce, soavemente stagionato,
dal retrogusto pulito...
L’annata 2019 di Vigna Fracia (cru della cantina Nino Negri, che si
trova in una delle zone più alte e più fredde di tutta la Valtellina) si
propone assai complessa tanto al naso quanto in bocca
Piovesana (Alf DaFré) e Barona (Le Fablier) raccontano le nuove tendenze del design italiano, leader europeo con 6,3 mld di fatturato: ambienti sempre più personalizzati, ritorno al colore, superamento del minimalismo e riscoperta della “naturalità”. E anche sui mercati esteri, l’Italia continua a dettare il passo. Ma attenzione: si rischia di trascurare l’innovazione a causa di un tessuto di PMI dove la ricerca fatica a decollare
Mentre l’arredo indoor frena, l’outdoor tiene. Dopo il Covid, l’interesse per gli spazi esterni è cresciuto e le aziende hanno colto l’occasione, puntando su un ambito ancora poco presidiato, e per questo con forte potenziale di crescita. “Abbiamo creato una divisione dedicata”, dice Gervasoni. “Il mercato ha parlato, noi ci siamo allineati”, aggiunge Varaschin. Ma non tutti ci credono. E anche al Salone lo spazio per l’outdoor è ancora tutto da costruire
In un mondo sempre più diviso il design emerge come un ponte tra gli opposti: questo il tema di Interdependence - Exploring opposites, mostra che apre oggi alla Fabbrica del Vapore di Milano portando i progetti degli studenti di oltre 40 facoltà del design del mondo. “Una vera e propria fucina della tendenze di oggi”, spiega il curatore Francesco Zurlo, Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano. “Il design italiano? Ancora si contraddistingue per l’approccio culturale al progetto, il chiedersi sempre perché una cosa viene fatta oltre sul come farla”
È una voce dissonante quella di Alberto Bassi, storico e critico del design, professore ordinario all'Università IUAV di Venezia e presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Made in Italy. "Se non si mettono soldi nella ricerca, non si può che rifare quello che c'è o adattarsi alle condizioni della domanda del mercato". E ancora: “Il Salone? Oggi non aiuta le relazioni commerciali. Per questo molti preferiscono incontrare i clienti nei loro showroom"
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di aprile analizza "Lo stato-progetto e i suoi rivali" di Charles S. Maier, professore emerito di Harvard. Il libro propone una nuova interpretazione della storia del XX e XXI secolo che supera la dicotomia democrazie-totalitarismi attraverso il concetto di "stato-progetto militante", entità politica che trasforma attivamente la società anziché limitarsi ad amministrarla, di cui fascismo, nazismo, stalinismo e New Deal sono tutti esempi
Il fashion resta ancora un sistema che premia velocità, convenienza ed estetica. Le possibili soluzioni? Dalla Mora (Womsh): “Dobbiamo smettere di raccontarla come rinuncia”. Cipriani (Rifò): “Non può essere un plus, deve diventare il cuore del progetto di un’impresa”. E per farlo, spiega Moro (Cikis Studio), la strada deve essere quella dettata dai dati
Da un lato le nuove generazioni chiedono più attenzione alla sostenibilità, dall’altro premiano forme di business poco sostenibili come l’ultra-fast fashion. Cappellari (Università di Padova): “La Gen Z deve convivere con la precarietà e quindi chiede prezzi bassi, ma il cambiamento può partire solo dal loro comportamento. Servono più iniziative come la serie Junk, che spiega perché comprare meno capi ma di qualità maggiore conviene. E la crescita del second hand è un segnale confortante”
Oltre la luganega, i cotechini e i salami, grandioso è, per profumi e sapore, il Pesto
di salame fresco, preparato quotidianamente con più tagli di maiale
Nonostante la spinta iniziale dei Fridays for Future, l’attivismo delle nuove generazioni pare aver perso slancio. E se il 61% degli under-24 si dice sensibile ai temi della sostenibilità, i dati parlano anche di una difficoltà a tradurla in atti concreti (per esempio, solo il 52% limita gli sprechi energetici, contro il 77% degli over 55). Ed è sempre più difficile sfuggire al consumismo (si vedano gli acquisti nel fast fashion). Riflessioni a margine dell’appuntamento, al Green Economy Festival di Parma, con Beatrice Aimi, Paolo Braguzzi e Giovanni Mori
Il numero di italiani che scelgono prodotti alimentari a base vegetale sfiora il 70%. Malaspina (Danone): “Non è più una nicchia di persone intolleranti al lattosio, il mercato si è aperto anche a chi consuma proteine animali. Le due fonti proteiche coesisteranno”. Thellung de Courtelary (Impact Food): “I nostri burger vegetali hanno lo stesso sapore del corrispettivo di origine animale, il 90% dei nostri clienti è onnivoro. La carne coltivata? Una grande opportunità”
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di marzo esplora diversi libri “distopici” sul tema del populismo americano, evidenziando come questi testi anticipino fenomeni politici contemporanei. Si va dal racconto Diritto di voto di Isaac Asimov, inserito nella raccolta La terra è abbastanza grande del 1957, a Da noi non può succedere di Sinclair Lewis del 1935, Oltre il giardino di Jerzy Kosinski (1971) e Tutti gli uomini del re di Robert Penn Warren (1946)
La cucina, che si definisce «oriental
attitude», non è una mera miscellanea di disparate culture
gastronomiche, bensì un’armoniosa fusione di alte cucine orientali
Il Distretto, che apre le porte delle sue aziende durante WeFood, unisce 27 comuni in un progetto che tutela biodiversità e la propria eredità. Le imprese aderenti condividono non solo la certificazione biologica ma ben di più, perché non è “solo un metodo di produzione ma una vera e propria filosofia di vita che mette al centro il rispetto per la terra e per chi la abita”
Dalla Val d’Illasi ai Colli Euganei WeFood racconta le piccole imprese del territorio che scelgono la filiera corta diffuse tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. “Non ci interessa essere ovunque, ci interessa fare bene dove siamo”. Un viaggio tra artigiani del gusto e comunità che resistono alle scorciatoie, puntando su eccellenze enogastronomiche rispettose dell’ambiente e delle tradizioni locali
La recensione di questa settimana dall'Indice dei libri del mese di marzo è sul libro di Malcolm Ferdinand "Un'ecologia decoloniale. Pensare l’ecologia dal mondo caraibico" pubblicato nel ‘24 dalla casa editrice Tamu. L'autore critica l'ecologismo occidentale che ignora il colonialismo, paragonandolo a un'arca di Noè selettiva. Partendo dai Caraibi, propone di sostituire "antropocene" con "piantagionocene" per evidenziare l'impatto coloniale sull'ambiente e invita a "fare mondo" ricostruendo relazioni tra umano e non-umano per superare la frattura coloniale
C’è poco da dire. Uno dei biscotti più golosi d’Italia viene prodotto a Villa Poma, un paesino dell’Oltrepò mantovano: si tratta delle Pastine alle Mandorle del forno Salani Tumarchi
Nella carta svolge un ruolo importante il pesce: da provare – per esempio – il branzino al vapore in salsa di soia, servito con filangé di cipollotti e zenzero...
Fino a domani, domenica 23 marzo, sono aperte le porte di tante realtà che producono le eccellenze enogastronomiche di Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. Non una semplice degustazione, ma un'immersione totale nei processi produttivi e nelle storie di aziende che custodiscono tradizioni secolari, offrendo visite guidate, laboratori e degustazioni per appassionati e studenti
Questo vino, dai profumi leggiadri e dal gusto soave, giocato su una complessità sfaccettata ed equilibrata, mostra tutta la forza e l’eleganza della Chiavennasca
Dall'aceto balsamico ai formaggi Dop e all’alta pasticceria, tante aziende enogastronomiche crescono grazie ad un modello che unisce tecnica artigiana e tecnologia d'avanguardia. Stefani (Acetaia Gusti): "Ma non significa perdere le proprie radici, quanto piuttosto valorizzarle". Matteo Bortoli (Lattebusche): "L’innovazione garantisce qualità e sicurezza alimentare". Luca Fraccaro (Pasticceria Fraccaro): "Solo così è stato possibile arrivare in 32 mercati esteri"
Una nazione che cresce in modo esponenziale, ma ancora in parte non compresa dalle aziende del nostro Paese. Le opportunità che il subcontinente indiano può offrire sono molteplici: dall’export, fino alla cospicua presenza di personale tecnico qualificato. De Luca, ex ambasciatore d’Italia in India: “Le potenzialità sono maggiori della Cina”
L’Africa non è il futuro, è il presente. Idrobase, azienda padovana specializzata in idropulitrici, aspirapolveri e detergenti, lo ha capito e si muove di conseguenza. L'Algeria è una nuova tappa di un percorso in cui “si investe dove c’è mercato”. Ma perché questa non resti una sfida per pochi, serve un cambio di passo: “Il mercato c’è, le imprese rispondono, ma le istituzioni?”. Se ne parla sabato al Festival Treviso Città Impresa, dove l’ad Bruno Ferrarese e l’economista Federico Bonaglia tracceranno la rotta
In vista dell’appuntamento al Treviso Città Impresa di questa mattina, Alessia Amighini, condirettrice dell’Asia Centre di Ispi, e Marco Marazzi, partner di Baker McKenzie Italia, guardano alle tensioni commerciali tra Usa e Cina, con un’Europa “dormiente” in cerca di una propria strategia. E intanto, il colosso asiatico non si fa intimorire dal secondo mandato Trump e diversifica i suoi mercati. Marazzi: “Guarda ad Africa, India e America Latina”
La recensione di questa settimana dall'Indice dei libri del mese esamina recenti uscite sul tema del riarmo nucleare e del pacifismo, analizzando il ritorno d'interesse su questi argomenti dopo l'invasione dell'Ucraina. Tra i titoli proposti "Lezioni sulla guerra e sulla pace" di Norberto Bobbio (Laterza, '24), "Noi e la bomba atomica" di George Orwell (Piano B, '24)
Federico Sisti, lo chef, è rispettoso della tradizione, vissuta però come stimolo anziché come limite. La sua
cucina è vivace, definita anche da insoliti accostamenti...
Il Pannerone (conosciuto anche come Panerone) è un formaggio a pasta cruda, a base di latte bovino intero. È tipico delle province di Lodi e Cremona...
Il tema dei rapporti con la Cina torna al centro del Festival Treviso Città Impresa. A sollevarlo è D’Agostino, ex presidente del Porto di Trieste: “Se l’Est abbassasse i dazi, ci si troverebbe in una situazione ottimale per i trasporti, che cambierebbe molte cose”. Folonari (Save): “Il modello Amazon sta vincendo, il prossimo passo sono le consegne con i droni”. De Bernardi (Mercitalia Logistics): “Ogni mese c’è una novità che cambia tutto. E la mancanza di autisti resta un problema gravissimo”
A squalificare l’idea è De Stefani, ad di Sit, per il quale il Paese dell’America Centrale continua a rappresentare un’opportunità: “Irrealistico pensare che bastino i dazi per riportare la produzione entro i confini: il tema sono le competenze, che negli Usa mancano”. Tra le criticità, sottolinea invece Pezzini (già direttore del Centro dello Sviluppo dell’Ocse), la difficoltà cronica del Messico nell’elaborare politiche economiche efficaci
La recensione di questa settimana tratta dal numero di marzo dell'Indice dei libri del mese è su Se noi bruciamo. Dieci anni di rivolte senza rivoluzione di Vincent Bevins (Einaudi, 2024). Un libro che analizza le rivolte globali dal 2010 al 2020, esplorando perché le proteste non hanno portato a cambiamenti significativi ed evidenziando il vuoto politico e la mancanza di organizzazione formale nei movimenti di massa
Per il direttore artistico di Pordenonelegge la letteratura friulana e giuliana è frutto di “un crocevia unico dato dell’essere luogo di frontiera”. La straordinaria vivacità anche in una regione così poco popolata? “La consapevolezza di essere stati, per lungo tempo, l'ultima fermata della cultura italiana”. E su Maurensig: “Ha dimostrato che una narrazione con ambizioni internazionali può nascere anche in un territorio periferico”
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.