L’istituto trentino ha approvato il piano 2024-2027 che prevede una raccolta indiretta di 57 mld (+29,3% sul 2023), un utile stabile a 700 mln (871 mln nel 2023, 562 nel 2022). Attesa una riduzione degli interessi a 2 mld e una crescita delle commissioni nette a 921 mln. Positive le reazioni dai sindacati, dal momento che non sono previsti esuberi
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