Nata da una scommessa del tutto originale, la Cantina Urbana è la prima cantina inserita nella Metropoli e traduce con artigianalità e convivialità un vino che può dirsi quindi a km 0.
È Michele Rimpici ad aver portato la produzione del vino in città, riducendo drasticamente le distanze con il consumatore finale che per questo vive in prima persona l’esperienza della vinificazione: “ho messo assieme un gruppo di amici “vignerons” illuminati, dei veri artigiani del vino, e abbiamo creato il Wine Collective, uniti dallo stesso spirito e valori: vini buoni, rispettosi della natura, senza utilizzo di chimica spinta in campagna e in cantina”, dice riguardo alla propria Cantina.
La filosofia del primo vino della Metropoli infatti è del tutto incentrata sulla selezione di materie prime artigianali, attraverso una filiera tracciata, e sulla totale assenza di chimica nel processo di lavorazione. I vignaioli con le loro mani esperte coniugano così la passione e la ricerca.
Il risultato non può che essere un vino ad alta bevibilità, fresco e pulito, e pienamente rispettoso della natura. È proprio attraverso quest’esperienza sensoriale, del tutto nuova, che si possono degustare calici come il “Tranatt”, vino rosato dal gusto delicato e dagli aromi fragranti, che – in dialetto milanese – prende il nome dall’avventore delle vecchie osterie milanesi dette anche “i Trani”.
Ecco quindi che non si tratta solo del primo vino di città, ma si tratta anche di un vino che si propone di abbattere ogni barriera. La cantina è aperta ai clienti, che potranno quindi cercare o creare il proprio vino, adattando gusto e accessibilità alle proprie esigenze.