Il colosso milanese dei servizi per l’udito da 2,2 mld di ricavi cede il 2,43% (dopo aver toccato un -6%) in seguito all’esito dell’indagine sugli apparecchi acustici in Italia. Per l’Antitrust il prezzo medio per singolo dispositivo è superiore e con minori sostegni pubblici all’acquisto rispetto ad altri Paesi esteri. Rilevata anche una scarsa trasparenza delle condizioni commerciali praticate al pubblico
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