Qui, all’interno del lussuoso contesto de L’Albereta, negli spazi dove per anni ha officiato il maestro della cucina italiana, l’indimenticato Gualtiero Marchesi, trova ora spazio questo LeoneFelice. Guidata con mano sicura da Fabio Abbattista, questa insegna è riuscita nella non facile impresa di proporre piatti che, abbracciando tradizione e territorio reinterpretati con maestria e creatività, non cadano nella mera ‘riproposizione’ da un lato o nel facile ‘internazionalismo’ dall’altro. Le preparazioni, pur nella loro apparente semplicità, nascondono in realtà una lunga ricerca ed evidenziano una grande tecnica: due elementi che si rincorrono di pietanza in pietanza e che segnano la stilistica del cuoco. Tra le specialità, merita menzione la crema di latte cagliata con piselli, fave, asparagi e caviale: un piatto che stupisce per la sua delicatezza e armonia. Tra i primi, l’incontro tra terra e mare viene superbamente celebrato nel risotto alle vongole con carciofi grigliati e pesto di erbe aromatiche (qui tradizione gastronomica e innovazione vengono fuse in modo perfettamente armonico, dando vita a una deliziosa combinazione di sapori). Più di maniera, ma non meno gustosi, i casoncelli al Bagoss con mais e salsa di verdure arrosto. Imperdibile il rollè di coniglio con funghi cardoncelli, carota alla brace e polline. Per concludere, oltre a interessanti proposte di dolci tradizionali, sono presenti intriganti selezioni di formaggi del territorio. Attento e professionale il servizio. Ampia cantina. Il percorso proposto consta di quattro portate e viene 95 euro. Non meno di 90 alla carta.