Se alla ricerca di un angolo di Sardegna a pochi chilometri dal Capoluogo Orobico ci si ferma ad Alzano Lombardo, in una via davanti a una bella torre antica, tutta in pietra a vista, si scopre un luogo rassicurante già dall’ingresso e negli arredi. Il nome strizza l’occhio ai cugini d’Oltralpe e, certamente, l’ingrediente è adoperato ma, a leggere i piatti, si
comprende immediatamente che c’è studio e ricerca, oltre alle radici, sarde, ben evidenti. La mano sicura e fantasiosa, l’occhio vigile sull’ingrediente da trattare, i cui colori e profumi invadono la sala. Un fulgido tripudio che appaga l’ospite sin dai primi assaggi, senza eccessi ma con tanta creatività sapientemente declinata.
Poche cose fatte davvero molto bene, ad arte: Anatra, riduzione di americano, arancia, carota, maggiorana; “Come se fosse una pizza Napoli” in cui lo Chef, Stefano Zanda, ha unito due passioni, il risotto e la pizza, mantecando un risotto carnaroli riserva San Massimo con pomodori datterini a crudo, stracciatella di bufala, alici del Cantabrico e origano fresco. E poi il tuffo in Sardegna che non poteva mancare coi Culurgiones, i famosi ravioli intrecciati a mano, ripieni di pecorino, patate e menta, ragù di salsiccia sarda stagionata e scorzette.
La proposta vini spazia dal Continente all’Isola, con puntate all’estero ben selezionate: piccoli produttori, vini macerati o ancestrali, c’è da divertirsi con molto gusto. Menù alla carta 45 euro “a cranio” (sì, nel menù c’è proprio scritto così).
Via San Pietro, 52 – Alzano Lombardo (BG) – Tel. 035.510841 | www.burrorestaurant.it