Il Botero è presenza quasi ventennale del panorama cremasco. Situato in centro a Crema, a pochi passi dal Duomo, è magistralmente gestito da James Zerbi, Lorenzo Adobati (cuoco) e Marco Ferani (direttore di sala). Il ristorante, ospitato in un palazzo di fine ‘700, è ristrutturato con sale arredate da un design moderno.
La veranda vetrata, ricavata dal porticato, si apre sul dehors esterno e garantisce estrema tranquillità e privacy. La cucina è concreta e lineare, con accostamenti sfiziosi ma mai azzardati. Viene posta attenzione alla stagionalità dei prodotti con offerte sia di terra che di mare. Vi sono in carta alcuni capisaldi della cucina cremasca come i Tortelli dolci e la Tempura di salva cremasco (formaggio vaccino di breve stagionatura). Presenti anche piatti dalla bilanciata semplicità, per esempio il Risotto mantecato alla crescenza di capra con crudo di scampi e gel di Campari o il Magatello di vitello cotto a bassa temperatura con salsa ortolana di verdure e peperone del Piquillo. Freschi e golosi i dolci: da assaggiare il Budino alla mandorla con ciliegie, menta e polvere di macis. La carta dei vini, ben costruita, si articola su oltre 230 referenze tra prodotti nazionali ed esteri e circa 100 distillati. I ricarichi sono corretti. Due menù di cinque portate: 50 euro (terra) e 60 euro (mare), più una proposta “pranzo di lavoro”, da due portate, a 20 euro. Alla carta sui 65 euro.