Iyo Omakase si trova in Viale della Liberazione ma, per semplificare, meglio dire che l’ingresso è su Piazza Alvar Aalto. Condivide, del resto, gli spazi del ristorante Aalto, di cui occupa una saletta appartata. Qui, sala e la cucina si fondono ricreando il caratteristico bancone giapponese in cui ci si siede viso a viso con lo Chef o, meglio, l’Itamae, anche detto sushi master, che si può osservare apprezzandone la precisione e la destrezza del gesto. Il menù cambia stagionalmente e costituisce una vera e propria dichiarazione di fiducia nei confronti dello Chef: il nome “Omakase” significa, difatti, “mi fido di te”, “fai tu”: come a dire che si demanda allo Chef ogni scelta del proprio pasto, all’insegna dell’autentico costume di Tokyo: l’Edomae-zushi. La stagionalità è, va da sé, molto importante, e ogni giorno la proposta si aggiorna per offrire solo il meglio di quanto offre il mercato. Il menù è uguale per tutti gli ospiti ma prevede piccole modifiche, da comunicare in precedenza, per andare incontro a esigenze alimentari particolari. Da tenere in conto che il pesce è protagonista indiscusso e insostituibile, per cui preparatevi a una sequenza che alterna Nigiri, serviti secondo una progressione di grassezza del pesce e umami, e Sashimi, ad assaggi di cucina giapponese autentica, al vapore o alla griglia umibiyaki. Il costo è di 185 euro a persona, bevande escluse. Ci si può affidare al sommelier per scegliere sapienti abbinamenti coi vini della cantina, scelti in un’ottica funzionale al menù. Non manca, ovviamente, nemmeno una particolarissima selezione di sakè.