A prima vista gli eleganti interni, in cui predominano cromatismi scuri e dorati, potrebbero far pensare a uno degli anonimi ristoranti etnici che pullulano nel panorama milanese. Sono però i piatti, qui, a determinare una svolta importante, e dare forma a una cucina che trae origine dalla cultura cinese ma si evolve in una proposta creativa e cosmopolita. Parlare di ristorante cinese riferendosi al Gong è senza dubbio riduttivo. La famiglia Liu, già nota per aver creato e sviluppato il progetto Iyo, anche per questa insegna ha alzato l’asticella connotando questa tavola con una non scontata personalità. Alcuni signatures racchiudono perfettamente lo spirito gastronomico di una Milano sempre più proiettata al mondo. Una cucina con “attitudine orientale” e decisivi innesti occidentali che la rendono un unicum nel panorama nazionale: una Cina naturalizzata e radicata nella tradizione milanese, che regala dim sum meneghini con il lussurioso Raviolo all’ossobuco o i Lamian – glispaghetti cinesi più antichi del mondo -con ragù di astice degno dei migliori ristoranti di pesce per intensità ed esaltazione del prodotto. Gli assaggi sono caratterizzati da consistenze, ingredienti, temperature, estetica e, soprattutto, gradevolezza e persistenza gustativa. Il servizio di sala, coordinato da Giulia Liu, è presente, disponibile e di classe e la cantina non vastissima ma in continuo divenire, presenta ricarichi dignitosi. Non manca una studiata selezione di tè e cocktail d’autore. Sono tre i menù degustazione da 110 a 150 euro. Alla carta si va dai 60 ai 150 euro.
Corso Concordia, 8 – Milano
Tel. 02.76023873 | www.gongoriental.com
Aperto: martedì a cena e da mercoledì a domenica, a pranzo e cena.
Turno di chiusura: lunedì e martedì a pranzo
Ferie: variabili