Grande cucina a vista, pareti rivestite di bucchero (la tipica ceramica nera dei vasi etruschi), otto tavoli ben distanziati nella spaziosa sala dominata da un grande lampadario in vetro e foglia d’oro: Andrea Aprea nel nuovo, omonimo ristorante, si ripresenta così, con un vero e proprio coup de theatre, all’ultimo piano della Fondazione Rovati con vista sui giardini Indro Montanelli. Senza dimenticare le sue origini Aprea propone, con l’energia e la convinzione che gli derivano da questa nuova iniziativa imprenditoriale, la sua cucina contemporanea, che non smette di rinnovarsi e guardare al futuro. La memoria e il rapporto col tempo sono la chiave di volta di una proposta che si esprime in tre menù degustazione: “Contemporaneità”, dedicato al rapporto tra memoria e innovazione, in cui spiccano gli Scampi con porcini e dragoncello e la Quaglia con carote, mora e salsa tonnata; “Partenope”, che esprime le suggestioni della Campania, terra di origine di Aprea; il “Signature” in cui trovano spazio i piatti più iconici dello Chef tra cui la Patata “in stagnola” alla Amatriciana e il Ri-Sotto-Marino. Non c’è un menù alla carta ma tre degustazione, 5 portate a 155 euro, 6 portate a 175 euro e 8 portate a 195 euro, con possibilità di abbinare un percorso di vini, suggeriti dalla sommelier Jessica Rocchi, tratti da una cantina di grande spessore che spazia tra le principali regioni del mondo in cui trovano posto grandi maison e piccolissimi produttori. Ricarichi importanti, proporzionati al pregio del locale.
Corso Venezia, 52 – Milano
Tel. 02.38273030 | www.andreaaprea.com
Aperto: da martedì a sabato a cena
Turno di chiusura: domenica e lunedì
Ferie: due settimane centrali di agosto