L’ultimo ristorante di Claudio Liu, in piazza Alvar Aalto, è un gioiello della ristorazione cittadina. Offre due proposte nettamente distinte: l’esperienza omakase tradizionale, al bancone, e il ristorante gourmet – ancor prima che fusion – affidato al talentuoso Takeshi Iwai. Da AAlto lo Chef ha carta bianca e gioca con culture gastronomiche diverse tracciando uno stile personale che rende omaggio, pariteticamente, alle cucine orientale e occidentale, rilasciando una dichiarazione d’amore esplicita per il Bel Paese, come dimostra lo Spaghetto cacio e pepe alla tsukemen con brodo di anguilla in saor servito con le bacchette, dove l’anima che prevale è, comunque, quella della tradizione italiana. Il Risotto aspro con gelato di alga kombu e ostriche, fiori di Sakura, aringa affumicata e olio al levistico è un piatto strepitoso che svetta dopo una serie di assaggi estremamente tecnici, e precede uno splendido Manzo, bacche di mirtillo e melanzane, cotte in stile sukiyaki. Il nostro consiglio ricade sul menù degustazione più lungo, concepito come un crescendo che, anche sui dessert, non lascia indifferenti: assaggiatene qualcuno in più perché sono davvero notevoli, sotto tutti i punti di vista. Servizio di sala di altissimo livello e cantina di spessore, costruita in maniera ragionata che pecca solo di qualche ricarico eccessivo. Sono proposti due menu degustazione da cinque o otto portate, rispettivamente a 135 e a 150 euro. Alla carta si va dai 120 ai 200 euro.
Piazza Alvar Aalto – Milano
Tel. 02.25062888 | www.aalto-restaurant.com
Aperto: da mercoledì a lunedì, a cena; anche a pranzo sabato e domenica
Turno di chiusura: martedì
Ferie: variabili