Ai margini del centro storico del paese della Valcamonica dove ancora è operativo un mulino, tra i tanti un tempo dislocati lungo il corso d’acqua che scende dal Crocedomini, Daniele Foppoli e Mauro Vielmi hanno cambiato volto all’albergo ristorante di famiglia. Le sale sono ora dimora di un design moderno ed essenziale, ma conservano il calore e l’atmosfera di montagna grazie all’uso di materiali naturali.
In cucina il focus è sulla valorizzazione dei prodotti del territorio senza seguire pedissequamente la tradizione se non laddove deviare sarebbe inopportuno (vedi i Casoncelli “burrosi” di malga). La proposta diventa particolarmente avvincente con i piatti che interpretano in chiave contemporanea gli ingredienti principale reperiti in valle: Salmerino alpino marinato e affumicato con mandorle ed erbe; Linguine con Silter (formaggio dell’alta valle), ginepro e abete; Lombetto di pecora gigante bergamasca accompagnato da verdure di stagione alla brace; Pane e grissini fatti (bene) in casa così come i dolci, a partire dal gelato, cavallo di battaglia da oltre mezzo secolo (superbi in particolare i gusti che si avvalgono del latte di un allevatore della zona).
La logica della valorizzazione del territorio prosegue in cantina: notevole, e per certi versi sorprendente, la selezione dei vini prodotti in valle. Conto encomiabile per rapporto prezzo/qualità: menù degustazione a 35 e 50 euro (7 portate); pochi euro in più per un menù completo alla carta.