Per il direttore artistico di Pordenonelegge la letteratura friulana e giuliana è frutto di “un crocevia unico dato dell’essere luogo di frontiera”. La straordinaria vivacità anche in una regione così poco popolata? “La consapevolezza di essere stati, per lungo tempo, l'ultima fermata della cultura italiana”. E su Maurensig: “Ha dimostrato che una narrazione con ambizioni internazionali può nascere anche in un territorio periferico”
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