Dai prezzi proibitivi delle eccellenze made in Italy alle campagne di scontistica fino (e a volte oltre) al 50%. La catena del cibo di lusso creata da Farinetti e controllata dal ‘22 da Investindustrial sembra cambiare strategia commerciale. Mentre in Italia deve far fronte alla progressiva erosione del potere d’acquisto dei consumatori, punta forte sugli Usa dove mantiene un collocamento più high-end e annuncia 20 nuove aperture entro il 2028. Nel ‘23, ricavi a 656 mln (+9%), ma perdite per 28 mln
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