Da Chiavenna si sale verso il Passo del Maloja che porta a Sankt Moritz. Pochi metri prima del confine con la Svizzera, si scende sulla destra e, attraversato il ponte sul laghetto di un colore fulminante grigio-verde, si risale dalla parte opposta della valle. Uno slargo ed ecco una bella casa con bersò all’esterno per la bella stagione e interni di sobria eleganza con soffitti alti e spioventi in legno.
Il solido impianto familiare della Lanterna Verde ha attraversato le generazioni: tocca ora a Roberto Tonola, figlio di Toni, capitanare i fornelli. Di ritorno da esperienze importanti ha portato una ventata di novità e di freschezza: nessuno stravolgimento ma una revisione contemporanea dei valori di base in fatto di materie prime e tecniche di cucina. Esemplari in tal senso i piatti a rotazione stagionale che esaltano le trote home-made, allevate nelle vasche sul retro: in primavera eccellente in versione lasagnetta con cipollotto fresco, fave piselli. Tra i classici spiccano i tajadin dulz de Villa, degli stracci di pasta ottenuti con farina di castagne conditi con burro e formaggio, e il capretto cotto nel lavecc (casseruola in pietra) con patate e carciofi. Sconfinando: crudo di gamberi con seppie e avocado; lombo di vitello in crosta di carboncelli con prosciutto e aglio orsino. Dolci di classe ma terminare con uno degli straordinari formaggi del territorio (Bitto a lunga stagionatura in testa) può regalare emozioni.
Cantina sontuosa con ricchezza di profondità non solo sulle etichette di Valtellina (qui planano dai Grigioni per stappare bottiglie super). Vari menu degustazione, da 65 (dedicato alle trote) a 105 euro («Gourmet & Gourmand»).
Frazione San Barnaba, 7 – Villa di Chiavenna (SO) Tel. 034338588
www.lanternaverde.com | [email protected]
Turno di chiusura: mertedì e mercoledì (a partire dal 2024) Ferie: variabili in giugno; variabili in novembre