Nell’ultimo incontro, l’azienda trevigiana ha proposto l'applicazione dei contratti di solidarietà fino al 40% per sei mesi prorogabili a poco meno di 1.000 dipendenti. Sarebbero infatti esclusi i 300 operai. I sindacati: “Nessuna possibilità di intesa per un accordo così penalizzante”. Le sigle chiedono il 100% della solidarietà. L’azienda replica: “Scelta a tutela dei posti di lavoro”. Prossimo tavolo il 15 luglio
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