Collocata in posizione strategica, a metà strada tra la Stazione Centrale e piazza della Repubblica, questa insegna, attiva dal 2018, rientra di fatto nel novero dei migliori locali etnici della città. Una precisazione appare indispensabile per comprenderne la proposta gastronomica: in Italia i dim sum, percepiti come ‘ravioli cinesi’ non meglio identificati, sono saliti alla ribalta in quanto pietanza ideale per il consumo take-away durante il periodo pandemico. In realtà, il dim sum è molto di più: si tratta di uno stile di cucina tipico della Cina meridionale, in particolare della provincia Guangdong, fatto di piccoli assaggi tradizionalmente consumati con il the (yum cha).

Ecco allora che in questo ambiente moderno a pochi passi dai più importanti hotel milanesi, serviti con tempi e modi ben registrati, si assaggiano ravioli al vapore farciti di carne, pesce e verdure; bao (pane cotto al vapore o alla griglia) ripieno di maiale caramellato; cheung fung (corrispondenti ai nostri cannelloni) composti da sfoglia di riso e varie farciture, oltre a piatti cantonesi come le zampe di gallina al vapore con soia nera fermentata e ad altri di impostazione più internazionale, come il rombo saltato con zucchina trombetta, taccole, cipollotto e porri fritti, o il piccione alla brace con asparagi bianchi al furikake (condimento di origine giapponese), riso e frattaglie.

A fianco alla corposa carta dei vini, non manca, come prevedibile, una ricca e dettagliata carta dei the. Menu degustazione a 60 euro. Alla carta dai 50 in su.