Solo sei tavoli, per non più di sedici ospiti: qui, ci troviamo in un’incantevole oasi di intimità, eleganza e comfort, situata nel cuore pulsante della città, a pochi minuti dalle rive del lago. La cucina di Federico Beretta continua a evolversi di stagione in stagione, costantemente alla ricerca di nuovi sapori e di nuove interpretazioni culinarie, sempre utilizzando i prodotti del territorio. Ma la filosofia culinaria del cuoco va oltre la mera adozione del ‘km zero’, rappresentando un autentico omaggio alla natura montana e lacustre, lontano dalle convenzioni dei locali ristorativi destinati ai turisti in cerca di pasti veloci.

I percorsi degustativi rappresentano un’esperienza sensoriale ed emozionale che delizia i sensi, grazie alla padronanza delle tecniche culinarie che valorizzano ciascun ingrediente e ne armonizzano sapientemente i sapori nei piatti. Così, in primavera si può gustare un ottimo risotto al caffè con lumache alla bourguignonne (farcite con burro, aglio dolce e prezzemolo) e rafano, come, rivolgendosi sul pesce, dei ravioli con silene, gamberi d’acqua dolce e pino cembro, molto profumati e aromatici. Ancora, delizioso risulta, tra i secondi, l’agone al cartoccio con pesto alla bardana e salsa rémoulade di radici, o, sul versante selvaggina, il daino con senape e camomilla.

La sala è diretta con grazia dalla moglie del cuoco, Elisa Forlanelli, che cura anche la ricca cantina, in cui è possibile trovare più di qualche perla rara. I menu sono da cinque e da otto portate, al costo di 90 e 110 euro. Circa 80 euro, invece, ordinando alla carta.