Nel nome di questo vino prodotto da due giovani vignaioli di Sondrio c’è la sintesi della viticoltura valtellinese. «Dirupi» non è certo un modo di dire ma è la realtà fotografica delle pendenze che caratterizzano quei filari di Chiavennasca che l’ingegno e l’impegno dell’uomo ha incastonato tra queste montagne. Dopo gli studi di enologia Davide Fasolini e Pierpaolo Di Franco hanno deciso di rimanere vicini alle loro vigne per dar vita a un progetto che hanno chiamato «terra e passione». In testa – appunto – Dirupi, un rosso leggiadro nei profumi ma assai complesso e sfaccettato nel sorso.