Situato nell’area delle Varesine di Porta Nuova, quartiere che con i suoi grattacieli simboleggia più di ogni altro il dinamismo di una Milano in perenne movimento, il ristorante di Andrea Berton è uno di quei luoghi a cui si può accostare, rubandolo all’arte e alla letteratura, il termine ‘neoclassico’. Non tanto per l’ambiente, arredato con sobria, moderna eleganza e nemmeno per il servizio che vede all’opera una brigata giovane, vivace e al passo con i tempi, ma per il modo assai personale di interpretare la cucina, caratterizzata non solo da rigore formale, precisione esecutiva e cura estetica maniacale nella presentazione dei piatti, ma soprattutto protesa alla ricerca dell’armonia.
Armonia tra gli ingredienti, indipendentemente dalla loro intensità; tra i sapori; tra gli aromi; tra le consistenze; e persino nella successione dei piatti in degustazione. Il primo antipasto, il riccio con prezzemolo, pistacchio e rafano, la lasagna di piccione (che cita il «raviolo aperto» del maestro Gualtiero Marchesi), l’anguilla alla griglia con barbabietola e yogurt, l’animella di vitello con kumquat, spinaci e sesamo nero, confermano, uno dopo l’altro, la capacità del cuoco di trovare equilibri perfetti, nei quali nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio è debitamente considerato.
Carta dei vini ampia e ben articolata. Ai due menu, «Non Solo Brodo» e «Porta Nuova», rispettivamente a 160 e 155 euro, se ne aggiunge un terzo, «Natura» a 150 euro; da ognuno dei tre si possono estrarre tre portate a 145 euro o due a 105 euro.
Via Mike Bongiorno, 13 – Milano
Tel. 0267075801
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