Nei carrelli dei consumatori una bistecca e un burger vegetale non si escludono più, anzi convivono, come dimostra soprattutto l’esperienza delle generazioni più giovani. La vera notizia è che anche dietro le quinte della produzione delle alternative ‘green’ alla carne i due mondi in realtà si possono incrociare. Anzi: c’è un caso in cui è addirittura il business della carne che permette di investire in innovazioni di gusto e consumo più sostenibili come quelle che ormai si sono fatte spazio nei banchi di tutti i supermercati. Come questo accada lo si può leggere ne “La rivoluzione dell’hamburger. Dalla carne al digitale, il caso Kioene“, un libro edito da Post Editori in uscita il 10 gennaio, a firma del giornalista Marco Panara.
Il volume ripercorre nella prima parte la storia imprenditoriale di Kioene, l’azienda padovana dei fratelli Tonazzo, da sempre nel settore delle carni, che da 35 anni sono diventati pionieri nei prodotti proteici a base vegetale. La svolta non è stata soltanto una evoluzione del business ma anche la risposta ad un’esigenza globale di sostenibilità. Oggi questi prodotti sono considerati sempre più una reale alternativa alla carne sia per la maggiore attenzione alla salute che per la crescente coscienza ambientale. Nel suo libro, Panara mette in luce in particolare la visione all’avanguardia dei fratelli Tonazzo che già nel 1988 intuirono che il modello alimentare basato sul consumo prevalente di proteine animali non sarebbe stato sostenibile nel lungo termine. Da quel momento e per i successivi 25 anni, finché dieci anni fa il settore non ha conquistato l’attenzione dei consumatori, le carni tutt’ora prodotte dal Gruppo Tonazzo hanno finanziato la ricerca e lo sviluppo di alimenti a base di proteine vegetali di Kioene, creando un’industria che prima non esisteva e un mercato nuovo in cui l’azienda padovana è oggi leader in Italia nel settore dei prodotti gastronomici freschi.
Nella seconda parte, il libro esplora il mondo delle proteine animali e vegetali, i rispettivi impatti sulla salute e sull’ambiente e gli enormi interessi coinvolti. La produzione di carne, uova e latte è responsabile del 14% delle emissioni globali di CO2, di un consumo elevato di territorio e di acqua e ha un forte impatto ambientale. Indagando su cosa le proteine animali e quelle vegetali possono rappresentare nel futuro dell’alimentazione di una popolazione in rapida crescita che raggiungerà i 10 miliardi nel 2050, Panara mostra attraverso l’esempio di Kioene che un equilibrio tra esigenze alimentari e sostenibilità ambientale è possibile e necessario. Sullo sfondo ci sono le innovazioni più dirompenti dalle nuove tecnologie di fermentazione alla carne coltivata con il recente divieto del Parlamento italiano di produrla e commercializzarla e di chiamare “carne” i prodotti vegetali che hanno la forma di cotolette, polpette e via elencando.
“La rivoluzione dell’hamburger” è più di una storia aziendale, è un viaggio attraverso le sfide e le opportunità del settore alimentare moderno. Offre una visione profonda di come l’industria alimentare possa evolversi per soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita senza sacrificare la salute del nostro pianeta.
Il libro sarà presentato e discusso in vari eventi e festival, inclusi il Città Impresa di Vicenza a marzo e la Green Week di Parma in aprile.