Il locale si trova poco distante da Porta Venezia ed è elegantemente sobrio, di design molto attuale, illuminato da luci con effetti blu elettrico e argentati che creano una atmosfera molto caratterizzata. Si articola in più sale collegate da un corridoio che costeggia la cucina a vista dove si scorgono pile di cestelli di bambù. Il ristorante mutua il nome dalla celebrata specialità gastronomica cantonese che, in patria, è proposta in decine di forme, vale a dire involtini, saccottini, ravioli, tortelli, piccole porzioni di cibo, panini. Dim sum (pronuncia ‘dim sam’) significa ‘tocco al cuore’, a little bit of heart, e il nome bene esemplifica come siano considerati nel Paese d’origine dove possono costituire un intero pranzo stuzzicante e leggero.
In Occidente sono proposti come antipasti e al Dim Sum occupano un’ampia sezione della carta soprattutto in veste di ravioli in molteplici fogge (jiaozi chiusi, shao mai aperti, shao long bao a saccottino) diversamente farciti, cucinati al vapore oppure saltati alla piastra. Da ordinare i ravioli di cappasanta cotti al vapore così da riprodurre nel modo più fedele il sapore originario del frutto di mare. Se presenti sono imperdibili i ravioli ai ricci di mare. La carta spazia poi tra main course di pesce e di carne. Tra questi il branzino al vapore, dalla polpa tenera, ma compatta, e l’anatra croccante (un magnifico gioco di sapori e di consistenze) meritano l’assaggio.
La selezione dei vini è abbastanza ampia, con referenze italiane, e qualche etichetta straniera, fra cui una bella scelta di Champagne. Si spendono circa 60 euro.
Via Nino Bixio, 29 – Milano
Tel. 0229522821
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