Home Cult La finta pelle? È cruelty free, ma difficile da smaltire. “Il suo pregio? I prezzi contenuti. E una via più green è possibile”
 

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La finta pelle? È cruelty free, ma difficile da smaltire. “Il suo pregio? I prezzi contenuti. E una via più green è possibile”

Massimo Tchen è l’amministratore dell’azienda fondata dal padre nel 1993 a San Giorgio di Piano (BO) che produce e commercializza tessuti in finta pelle. “Quella in poliuretano è davvero un’alternativa alla vera pelle, ma d’altronde lo è già da quarant’anni” afferma, raccontando come sia ancora possibile migliorare questo tipo di tessuto sul versante della sostenibilità. Anche se “il mercato a livello mondiale è in contrazione: qui in Italia ha influito il calo della produzione automobilistica”