Nobu arrivò in Italia da Armani nel 2000 e la ristorazione giapponese, sino ad allora rappresentata sostanzialmente dai sushi bar, conobbe un nuovo impulso. A guidare la brigata del ristorante dal 2009 è Antonio d’Angelo, già sous-chef di Nobu nel 2005. D’Angelo ha saputo apportare note mediterranee cosciente che umami è la salsa di soia così come la colatura di alici. Lo ‘stile Nobu’ delle portate, ieri come oggi, è sempre definito da semplicità ed essenzialità. Il locale si sviluppa su due piani: lounge, livello strada (aperto a pranzo e a cena, dal lunedì al sabato); ristorante, solo serale, al primo piano.
Mentre la zona lounge è informale e più dinamica, il ristorante è più ‘contemplativo’ ed elegante, con un grande banco sushi che introduce alla sala. La proposta del ristorante è articolata e comprende gli omakase, ossia sorta di menu degustazione a sorpresa, nei quali è sempre presente almeno un ceviche, ovviamente nikkei, dal nome della cucina peruviana interpretata dai giapponesi di seconda generazione residenti in Perù che si è fusa con quella locale. I ravioli «with Wagyu beef and caramelized onion», sono da provare non solo per la bontà del ripieno, ma anche per la sua consistenza non compatta, bensì sgranata, sciolta e umida, oltre che per la salsa di accompagnamento, una teriyaki nostrana.
Vanno ricordati i cocktail in stile nipponico, così come la selezionata e importante carta dei vini. I quattro menu omakase – «Plant Based», «Seasonal», «Signature», «Nobu Milano» – sono offerti rispettivamente a 80, 120, 150 e 160 euro. Alla carta se ne spendono invece all’incirca 90.
Via Gastone Pisoni, 1 – Milano
Tel. 0262312645
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