La risposta alla crisi economico-finanziaria del 2007-2008 consisteva in un mercato globale in cui la produzione di beni materiali era delocalizzata a seconda della convenienza economica: tuttavia questa strategia si è rivelata insostenibile nel lungo periodo poiché l’assenza di un forte presidio manifatturiero nazionale provoca una diminuzione della domanda di servizi e una minore influenza del settore terziario sull’economia dei Paesi, con una conseguente perdita della produzione fisica, di competenze strategiche, valore aggiunto e competitività. Per questo motivo lo step successivo è coinciso con l’introduzione del concetto di Industria 4.0, avvenuta ormai 10 anni fa. Oggi la società vive una fase di sviluppo e implementazione di questa tipologia di industria, basata sulla digitalizzazione, sull’automazione avanzata e sull’interconnessione dei processi produttivi grazie all’affermarsi di nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, la Robotica, l’Internet of Things, il Cloud Computing, i Big Data e la Realtà Aumentata.
Nonostante ciò, molti esperti ritengono che sia necessario un ulteriore passo in avanti: la quinta rivoluzione industriale. Il concetto di Industria 5.0 influisce, non solamente sul mondo industriale, ma anche sulla società e sulle relazioni umane poiché la diffusione della digitalizzazione e delle macchine intelligenti può ridefinire l’intervento umano nei processi produttivi: l’obiettivo di questa quinta rivoluzione industriale sarebbe dunque quello di riconciliare le macchine con l’uomo, reinserendo la mente umana e le sue capacità all’interno delle aziende così che possano collaborare con le nuove tecnologie, rispettando l’ecosistema, le esigenze dei consumatori e il benessere sociale. Ma tutto ciò è realmente possibile?
“Industria 5.0. Guida introduttiva alla quinta rivoluzione industriale” (Edizioni Delfino) rappresenta, in questo senso, una pietra miliare per chi intende acquisire i concetti chiave di questa nuova trasformazione. Armando Martin, ingegnere elettronico, divulgatore scientifico cofondatore di “Innovation Post”, consulente industriale e autore del libro, si rivolge a manager, quadri, collaboratori e professionisti di aziende industriale di ogni dimensione propensi ad accogliere nei luoghi di lavoro il fenomeno della transizione digitale, partendo dall’analisi della cosiddetta Società 5.0 o Super Smart Society, introdotta nel 2016 dal governo giapponese come modello di innovazione tecnologica e che ha come obiettivo lo sviluppo del benessere sociale.
Oltre ad un’analisi sulle tecnologie abilitanti, presenti anche nell’Industria 4.0, il testo tratta anche le nuove tecnologie di transizione, come la bioeconomica, l’energetica e la metodologia ecofriendly, e i modelli aggiornati di produzione, formazione, lavoro e applicazione sul campo che saranno elementi cardini dell’Industria 5.0.
Di questi temi e di questa transizione industriale l’autore del libro parlerà mercoledì 15 novembre dalle 18:30 alle 19:30 nella Libreria ItalyPost di Padova (Viale Codalunga 4l) in occasione dei “Mercoledì dell’innovazione”. Conduce l’incontro Fedele Maniglio, dottore commercialista e fondatore di “M.ake Global”, uno studio di consulenza strategica applicata al digitale.
L’ingresso è gratuito previa prenotazione al seguente link.