La società con sede a Cernusco Lombardone (LC), che progetta e produce probe card, rileverà il ramo d’azienda dall’americana per 85 mln di dollari, attraverso cassa propria. A sua volta la statunitense, che realizza sistemi di testing automatizzati, acquisirà una partecipazione del 10% nel gruppo italiano grazie ad un aumento di capitale. Il closing è previsto entro la prima metà del 2024. La partnership permetterà a Technoprobe di mettere un piede al Nasdaq. L’ad Felici: “Entusiasti di rafforzarci con Teradyne. Con Device Interface amplieremo le nostre competenze nel mercato dei Printed Circuit Boards”
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