Le indagini, condotte dalle Fiamme gialle del gruppo di Bra (Cuneo) e coordinate dalla Procura di Asti, hanno permesso di smantellare una rete di imprese fantasma che bonificava milioni verso diversi Paesi esteri, ma perlopiù in Cina. Insieme al commercialista milanese, anche due cittadini della Repubblica Popolare cinese e due fratelli marocchni sono stati disposti gli arresti domiciliari
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