Hekfanchai è l’insegna che fa capo allo Chef Kin Cheng e all’imprenditore Eric Pynche: una combo di ristoratori che, in un paio di anni, ha aperto ben cinque locali, tutti dedicati alla migliore interpretazione del cibo di Hong Kong, dallo street food alla panetteria/pasticceria, fino al ristorante fine dining, l’ultimo aperto, nel cuore di Brera. Pochissimi tavoli al pian terreno in quanto le sale principali di Hekfan sono sviluppate nel seminterrato dove gli arredi tipici, caratterizzati da elementi che ricordano l’acqua, il fuoco e la terra, rendono meno claustrofobica e certamente piacevole l’atmosfera. Si parte dalla tradizione cantonese e si toccano le cucine dei popoli Teochew, Hakka, Hokkien e Yue con un menù dove si sfidano alcuni baluardi della tradizione cinese e creazioni più moderne dello Chef. Ai classici Dim Sum e Xiao-Long-Bao ripieni di maiale in brodo si alternano piatti scenografici come l’Orecchia di mare (meglio conosciuta come abalone) in lenta cottura nel vino di riso Shaoxing, servita su un cuscino bianco, o il Porcellino in lenta cottura al tofu fermentato. C’è tanta sostanza e gusto anche nei Bocconcini di maiale caramellati, che introducono a una più che degna chiusura con il Bao alla crema di Taro, dolce tipico di Hong Kong. Poche le etichette enoiche, ma la selezione di tè è molto interessante. Il servizio di sala discreto e di gran garbo vi presenterà due menù degustazione: “Grand Banquet” a 118 euro e “Joy Banquet” a 88 euro. Alla carta si spendono dai 50 agli 80 euro. Conveniente il business lunch a 30 euro.