È un’orbita di sette aziende quella che costituisce Sag Holding, leader in Europa nella lavorazione e progettazione di tubazioni in metallo e gomma. Dallo sviluppo al testing e infine alla produzione, le ‘sette sorelle’ – di cui una con sede in Turchia – sono strutturate per la gestione completa della catena produttiva. La capogruppo, nata nel 1969, ha sede a Tredozio (Reggio Emilia), comune di poco più di mille abitanti nell’appennino al confine con la Toscana. “Oggi, con un mercato così competitivo, si è obbligati a essere grandi – afferma il presidente e amministratore delegato Walter Zini –. Anzi, per gli standard odierni dei nostri clienti forse siamo addirittura un gruppo piccolo”.
Ma quali sono i clienti a cui Sag si rivolge? “Si tratta di aziende – spiega Zini – i cui prodotti finali hanno delle ruote motore. Il nostro core business è il mondo agricolo, specialmente quello connesso ai trattori e alle macchine da raccolta. Ma tra i nostri clienti ci sono aziende dell’automotive e dei motocicli. E non per ultima c’è la nicchia del settore aeronautico”. I nomi sono sicuramente noti: John Deere, Scania, Lamborghini Auto, Porsche – e solo per citarne alcuni.
Ciò che queste imprese di portata mondiale hanno apprezzato del Gruppo è la sua struttura molto forte anche dal punto di vista tecnologico. Sag Holding, infatti, lavora costantemente sull’ottimizzazione della produzione e investe in ricerca e sviluppo per garantirsi quote di mercato estero. L’innovazione, anzi, è alla base della sua strategia per rimanere competitivi anche in quei Paesi in cui il costo del lavoro è inferiore. “Una delle particolarità che ci caratterizza – racconta il presidente e ad – è la resilienza, perché dobbiamo rimanere al passo con i tempi e avere la giusta reattività per investire”.
Investimenti che poggiano sulla solidità finanziaria di un Gruppo il cui fatturato dal 2015 al 2022 è quasi raddoppiato, aumentando da 84,06 mln a 160 mln. Nello specifico, i ricavi sono passati dai 110,46 mln del 2019 ai 104,16 mln del 2020 tornando a salire a 145,47 mln nel 2021 (segnando un +31,7% sul pre-covid). Nei sei anni tra 2015 e 2021, dunque, il tasso composto di crescita annuale dell’azienda di Tredozio è stato del 9,57%.
Risultati ottenuti anche in un periodo particolare, soprattutto per quanto riguarda il settore dell’automotive, che ha subito ritardi legati alla carenza dei microchip e dei materiali e dei prodotti che provengono dal far East, oltre che le incertezze legate all’alimentazione delle vetture. Motivo per il quale il Gruppo sta valutando sempre di più, come anticipa Walter Zini, di entrare anche nel settore ferroviario.
Un andamento simile a quello del fatturato si riscontra anche a livello di marginalità. L’Ebitda è stato piuttosto stabile, ma in lieve flessione, nel biennio 2019-2020, attestandosi prima a 12,85 mln e poi a 12,76 mln, ed è poi tornato a salire nel 2021, quando ha sfiorato i 18,29 mln (a +42,32% sul pre-pandemia). In termini di margin, si tratta rispettivamente di un’incidenza dell’11,63%, del 12,25% e del 12,57% con una media nel triennio del 12,19%
L’esercizio del 2021 si è chiuso anche con un Ebit di 9,5 mln, utili per 5,09 mln e un patrimonio netto pari a 76,2 mln. L’azienda aveva debiti per 14,31 mln a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) positiva. Il rapporto Pfn/Ebitda medio tra 2019 e 2021 è dunque pari a 0,98. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score BBB. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 6,68%.
Sag Holding è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Sag Holding è stata poi presente oggi, giovedì 8 giugno, alla tappa di Forlì del Meet the Champions, il tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.