Il libro è uscito per Giulio Perrone Editore in occasione delle celebrazioni del cinquantenario della morte di Ennio Flaiano, giunto a Roma all’età di dodici anni. Oscillante tra il saggio, il diario e gli improvvisi narrativi, Pincio ripercorre i luoghi dello scrittore pescarese restituendo l’immagine di un uomo sfuggente e inquieto, che va ben oltre la maschera di ‘arguto fustigatore’ con la battuta sempre pronta. Rimanendo sempre un po’ uno straniero nella Capitale, a causa "dell'indifferenza delle sue fontane, delle sue donne, delle sue mura"
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