Un bellissimo progetto nato con l’obiettivo di far rivivere la montagna, infondendo nuova vita a un borgo del XV Secolo, in Val Seriana. Iniziato con l’allevamento e la produzione di formaggi e carne, da pochi mesi con il ristorante, affidato a Michele Lazzarini, talentuoso ex head Chef di Norbert Niederkofler, che ha lasciato il St. Hubertus per tornare a casa e continuare a fare quello in cui crede: raccontare il lavoro agricolo e la cultura della montagna, dando supporto ai piccoli produttori locali, con una proposta di “fine mountain dining”. Strepitosa l’Anguilla del lago d’Iseo arrotolata con il coniglio e il lardo, laccata con sugo d’arrosto di teste e spalle di coniglio e cotta alla brace e servita, infine, con un delizioso brodo di carcasse affumicate d’anguilla. Particolari gli Spaghetti freddi mantecati con gli scarti della sfilettatura delle trote, uova di trota e coregone del lago d’Iseo affumicato ed erbe aromatiche. La Trota alla brace, poi, è cotta alla perfezione e servita con una salsa al beurre blanc, alleggerita dall’uso dell’acqua di pomodoro. C’è tanta bellezza qui, a partire dal posto, incantevole, e passando dalla ristrutturazione di tutto il borgo, dall’architettura moderna della stalla e del caseificio, fino alla cura nei dettagli del servizio informale ma calorosamente accogliente. La carta dei vini non è da meno, e privilegia piccoli produttori bergamaschi della valle Camonica e Valtellina. C’è solo un menù degustazione, a 95 euro; domenica sera menù ridotto con vino in abbinamento a 60 euro.