Arrivato al Cimitero Monumentale per le celebrazioni dei 150 anni dalla morte dello scrittore milanese, il Capo dello Stato lo ha ricordato come “un padre della patria” che voleva “un unico popolo, forte e orgoglioso della sua cultura, della storia, della sua lingua, delle sue radici”. Sottolineando l’importanza di guardarsi dai rischi che si corrono “quando i detentori del potere si adoperano per cercare un effimero consenso, invece di dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro”
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