Tra i vicoli del borgo antico di Sirmione questo ristorante accoglie con tavoli in legno ben distanziati e tanta cura nel servizio e nel design della mis en place, che si rinnova a ogni portata con stile e originalità. Lo Chef Gionata Bignotti dà spazio a una cucina elegante, forte di quei metodi di cottura capaci di esaltare le materie prime di terra e di mare e preservarne il gusto. Temperature e consistenze giocano con ingredienti ricercati per stimolare le note dominanti di ogni piatto. Così, la Ricciola Vodka e Caviale viene immersa in acqua bollente e limone a fiamma spenta per esaltarne il sapore delicato, mentre le erbe vesuviane danno una spinta iodata alla salinità del pesce. Si ritorna bambini con i Risoni scampo e pitaya, dove una pasta cara ai più piccoli è risottata con dragon fruit in tre consistenze, per un gusto equilibrato e raffinato. Dolcezza vellutata con il Gambero di Nuova Caledonia, pesche e sfere di yuzu. Al pre-dessert eclettico di Spuma alla fragola, shot di frutti rossi e piccola pasticceria, segue la friabile freschezza della Meringa, lime, rabarbaro e limone. Carta vini di 640 etichette, tra italiani e internazionali. Cinque i menu degustazione: “Il Mare” (sei portate, 115 euro), “Terra” (sei portate, 115 euro), “Di tutto di più” (10 portate a 150 euro), “Raw” (sette crudi di mare, 150 euro), “Ci pensa lo chef” (tre, cinque e sette piatti estemporanei a 90, 115, 135 euro). Ma c’è anche la possibilità di scegliere due (93 euro) o tre portate (123 euro) dai menù degustazione.