Nella cascina saggiamente ridisegnata contrastando elementi d’epoca e modernità, convivono il ristorante gourmet e il bistrot-pizzeria. Pochi coperti nella versione di maggior impegno firmata LoRo, al secolo Francesco Longhi e Antonio Rocchetti, rispettivamente in sala e ai fornelli. Cucina contemporanea di alto profilo, tecnicamente evoluta con abbinamenti ricercati e realizzata con l’obiettivo, centrato, di rispettare e valorizzare ogni singolo sapore degli ingredienti, indiscutibilmente selezionati al meglio. I piatti hanno titoli suggestivi: “L’eleganza del riccio” è una Tartare di scampi e ricci di mare condita con lime e spuma di yogurt; “In un sol guscio” è l’Ostrica Gillardeau, granita al Calvados, ristretto di senape e fondo di vitello; “Vortici” è un Riso cotto in acqua di pomodoro, lamponi ghiacciati, lieviti essiccato, spirale di aglio nero; “La coppia misteriosa” è il Piccione in due presentazioni, il petto al rosa e le cosce nascoste di una terrina di foie gras; “Il giro del mondo” dolce è Frutta in sorbetti e altre consistenze, tra erbe e fiori.
Cantina molto ben fornita, colta e avvincente per le selezioni personali di Francesco Longhi, anche fautore di un servizio di sala professionale e prodigo di attenzioni tra amuse-bouche, piccola pasticceria e pane e grissini della casa. Vari i menù degustazione, da 80 a 115 euro, che possono essere completati con abbinamenti di vino al calice. Alla carta, in media, sui 90 euro.