Siamo proprio nel centro storico di Brescia, a pochi passi da Piazza Vittoria. Qui è stato ristrutturato un edificio storico, nel rispetto della preservazione del patrimonio artistico. Soffitti ad archi sia al piano terra sia nella fresca cantina, recuperata, in parte, come ulteriore spazio per i tavoli. C’è anche un piccolo dehors interno. Non è dato sapere l’origine del nome, Vivace, ma sicuramente è un aggettivo che caratterizza la cucina di Davide Modesti, legata al territorio e alle tradizioni, da rivisitare in modo convincente.
Una cucina di gusto, di rotondità incisive, con momenti di profondità e complessità; idee chiare, pochi ingredienti nella composizione dei piatti alla ricerca di contrasti che non risultano mai troppo spinti. Originale la rivisitazione dello Spiedo bresciano alla brace, dove gli uccellini sono sostituiti dalla Mora romagnola accompagnata da una millefoglie di patata e un ketchup di peperoni. Gustosissimi i Cappelletti di storione, con panna di malga, fava tonka, limone e maggiorana così come il Risotto, cipolla, zafferano e liquirizia, sulle orme di Alajmo. Un’esperienza vivacemente goduriosa, un servizio professionale e attento, una carta dei vini che pesca ovviamente dalla Franciacorta ma che spazia sulle varie regioni italiane e anche francesi. Una bella scelta, con vari menù degustazione a 50, 60, 65 e 75 euro; alla carta sui 80 euro.