Queste e altre aziende sono comparse ieri mattina in tribunale a Reggio Emilia per l'udienza scaturita dall'istanza di composizione dello stato di crisi depositata da Silk-Faw il 6 marzo. La società sino-americana chiede tempo per “attuare un piano di risanamento aziendale”; il giudice si riserva di accogliere questa richiesta e ha concesso alcuni giorni per produrre altra documentazione. I debiti di Silk-Faw si attestano a 19 mln, i decreti ingiuntivi dei fornitori sono di 16,5 mln
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