A Milano, tra i ristoranti più ambiti, c’è il Seta: due stelle Michelin e un’ubicazione tra le più eleganti e più esclusive della città, stretto da una parte l’Hotel Armani e dall’altra da il Bulgari. Siamo nella seconda corte del Mandarin Oriental Hotel: è qui che il Seta gode, tra le altre cose, di un bellissimo dehor dove, nella bella stagione, interno ed esterno si fondono grazie alle ampie vetrate.
Nella sua cucina Antonio Guida ha un approccio creativo con cui ripresenta in modo contemporaneo la classica cucina italiana, viva di influenze classiche importanti, soprattutto francesi, con frequentissimi rimandi che parlano del suo legame col sud d’Italia, culla della cucina dello Chef. Incuriosisce il Gazpacho verde con fragole e gelato al pepe rosa, raffinato ed elegante, che strizza l’occhio alla clientela internazionale dell’hotel sebbene non manchino elementi vernacolari, come i Garusoli con patate al limone, salsa ravigote e peperoni: ogni piatto, qui, è splendidamente eseguito e in perfetto equilibrio.
La cantina è ben fornita, con un sorprendente numero di etichette: tra queste godono un trattamento speciale i vini italiani e gli Champagne di produttori sia blasonati che di nicchia. Sono proposti diversi menù degustazione, che variano per soggetti e raccontano ognuno una storia: “la Via della Seta” a 220 euro, “Qui e Ora” a 210 euro, “l’Orto Verticale” a 190 euro, “Chef’s table” a 250 euro. Alla carta è possibile scegliere due piatti e un dessert per 150 euro, oppure tre piatti e un dessert per 190. Menù del pranzo: tre portate a 95 euro.