Una piccola bomboniera, bianca e blu negli arredi e nelle pareti, rappresenta il mondo di Fabio Mecchina, lo Chef, e di sua moglie Gloria. Due ragazzi che hanno avuto esperienze all’estero: al Fat Duck e a Londra, da Hélène Darroze e al The Greenhouse, dove si sono conosciuti. Hanno poi deciso di tornare a casa e aprire il loro ristorante dove portare in tavola una cucina di impostazione classica, con influenze prevalentemente francesi, e una proposta variegata con piatti ben presentati, eleganti, che giocano con le materie prime locali ma guardano all’estero.
Tra gli antipasti ci sono l’Astice con cocco, kefir, lime e coriandolo così come il Foie gras, carote e dragoncello. Sui primi si spazia dal Risotto con cervo, piselli, funghi, more e ibisco ai Tagliolini con ricci di mare, camomilla, crema d’orzo e salsa all’alloro. Non può mancare il Piccione con cardoncelli, mais e farro e il Maialino, carciofi, uva rossa e cavolo nero tra i secondi, mentre spiccano la Rana pescatrice al bbq, zucchine, basilico, mandorle, “devil sauce” e il Merluzzo, fagioli neri, zafferano, cozze, agretti e nocciole tra le proposte ittiche.
Tutti i piatti hanno qui una funzione consolatoria: sono edotti pur non rinunciando mai al gusto. In sala Gloria si conferma una perfetta padrona di casa, attenta, preparata e professionale; la carta dei vini, classica, vanta proposte regionali italiane. Due sono i menù degustazione: da cinque e sette portate, a 65 e 80 euro. Alla carta sui 70 euro.