Venezia, come già ben evidenziato dal seminario di Museimpresa, è centro privilegiato per unire arte e imprenditorialità nel segno della cultura; ma la rete di Museimpresa è vasta, con oltre 100 musei e archivi associati che contano un migliaio di visitatori l’anno, costituendo un unicum a livello europeo.
L’intento è quello di conservare e valorizzare il patrimonio industriale e culturale, offrendo nel loro complesso una panoramica delle eccellenze italiane in ogni campo dell’economia e della ricerca; e di promuovere la diffusione della cultura d’impresa attraverso numerose attività – dalla formazione continua per gli operatori di settore, al turismo industriale sia per le scuole che per il vasto pubblico, alla rappresentanza nel dialogo con le istituzioni sia nazionali che europee, alla comunicazione, all’organizzazione della Settimana della Cultura d’Impresa.
La Regione più rappresentata è la Lombardia, con 33 associati, che offrono uno spaccato variegato sia in termini di attività che di notorietà del museo in questione.
Vi partecipano infatti grossi nomi come la Fondazione Corriere della Sera, il Gruppo A2A con la Fondazione Aem, Campari con la Galleria Campari di Sesto San Giovanni, Magneti Marelli con il suo archivio storico – così come il Gruppo Intesa Sanpaolo, la Fondazione Fiera Milano, il Touring Club Italiano, SDF, Rinascente e il Gruppo Sisal; ma anche la Centrale dell’QAcqua di Milano, il Museo Molteni e quello della Kartell, fino a realtà che potremmo definire più “curiose” come il Museo della Macchina per Caffè del Gruppo Cimbali.
Quest’ultimo, ad esempio, sta attualmente sponsorizzando (fino al 31 ottobre) Photofestival, la più importante rassegna dedicata alla fotografia d’autore organizzata da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging: solo una delle tante iniziative che gli associati della rete promuovono, e quelli lombardi sono particolarmente attivi in questo senso.
Focalizzandoci sul Nordest, un’altra quota importante di musei e archivi si ritrovano in Veneto, che conta sette associati: tra gli archivi aziendali c’è quello trevigiano dei Benetton e quello veneziano Rubelli; il comparto alimentare vede eccellenze come il Museo della Grappa Poli a Bassano e quello del Caffè Dersut a Conegliano; per la meccanica c’è la Veronese Lamacart con il Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica; il Museo della Chiave Bianchi 1770 di Keyline a Conegliano; e quello della Calzatura a Villa Foscarini Rossi a Stra. Un solo rappresentante invece in Friuli Venezia Giulia, con l’archivio storico di Generali a Trieste, e uno in Trentino con le Cantine Ferrari.
Sono invece sei gli associati emiliano-romagnoli; qui spiccano, per notorietà e per ampiezza delle iniziative organizzate, l’Archivio Storico Barilla di Parma e il Museo Ducati a Bologna. C’è poi La Galleria Collezione e Archivio Storico di Bper Banca, che quest’anno ha organizzato ad esempio la mostra “Modena tra 8 e 900”; il museo storico di Iris Ceramica Group a Fiorano Modenese; la Galleria Marca Corona di Sassuolo e il Museo CUBO di Bolognadel Gruppo Unipol.
Quest’ultimo ha ad esempio in corso la mostra “Alberto Burri Reloaded”, e un ciclo di laboratori dal titolo “A scuola di ecologia!” per gli studenti delle scuole secondarie di I grado. Gli esempi citati, naturalmente, non vogliono essere esaustivi né indicativi di una maggiore o minore importanza delle iniziative avviate, ma solo un “assaggio” per stuzzicare la curiosità: il suggerimento è di visitare il sito di Museimpresa o quelli dei singoli associati di vostro interesse per verificare le attività da loro intraprese.