«La formazione? Non potrà più basarsi solo sul trasferimento di informazioni, ma dovrà modellare le abilità dei moderni cacciatori e raccoglitori della conoscenza, che esploreranno le terre di un futuro con cambiamenti improvvisi e innovazioni sempre più radicali». Franco Amicucci, sociologo formatore e docente è tra i pionieri del digital learning in Italia.
Skilla, la società da lui fondata, supporta Niuko nello sviluppo di progetti che integrano l’e-learning con altre metodologie formative. Se il prossimo 26 maggio è in programma un evento online che conclude un progetto sulla leadership femminile che vede fra i partner Skilla (Crossroads, biografie femminili fra leadership e nuove skills, iscriviti qui), martedì 7 giugno Amicucci sarà negli spazi della nuova sede Niuko a Vicenza (e online) per presentare il suo nuovo libro Apprendere nell’infosfera. Esperienzialità e nuove frontiere della conoscenza, edito da Franco Angeli per la collana Hr innovation di Aidp (iscriviti qui all’evento gratuito del 7 giugno). Un’occasione per riflettere insieme anche sui cambiamenti intervenuti nel panorama della formazione. L’infosfera, termine che dà il titolo al libro, è definita da Amicucci come «lo spazio ibrido dove vita reale e digitale si integrano e compenetrano e in cui «sono presenti opportunità di apprendimento come mai nella storia». «Quello che stiamo vivendo è un apprendimento che si sta rivoluzionando grazie alle infinite ibridazioni del fisico e del digitale, della tradizione e dell’innovazione, di linguaggi e format diversi: il modello tradizionale top down si sta destrutturando, la dimensione del rapporto docente – discente è ancora presente ma si dilata lo spazio dell’autoapprendimento e dell’apprendimento cooperativo». Ma per cogliere queste opportunità, spiega il sociologo, sono necessarie nuove competenze come self-directed learning, abilità digitali e sociali avanzate, disponibilità ad apprendere (e disapprendere) per tutto l’arco della vita. Competenze che possono essere allenate.
Ecco che si rende necessario un ripensamento delle strategie formative aziendali intervenendo in quattro diversi ambiti «la cultura aziendale, l’aggiornamento professionale degli staff interni delle risorse umane, gli ambienti tecnologici ed i programmi formativi». «Il digital learning – spiega – porta in sé la cultura dell’autoapprendimento, della responsabilizzazione e della motivazione di ogni persona, un cambiamento che richiede tempo, programmi specifici e una cultura da parte dei vertici aziendali oltre che una formazione specifica delle figure dell’area risorse umane, perché sono richieste nuove modalità di progettazione e gestione dei processi di apprendimento». Anche il ruolo del trainer è destinato a cambiare, dovrà trasformarsi da erogatore di contenuti a «regista di processi di apprendimento e di condivisione della conoscenza, architetto di ambienti virtuali, animatore e regolatore delle dinamiche delle community».
Ecco che il libro di Amiccuci raccoglie 14 diverse storie che stimolano la riflessione in questa direzione…
Al tema del futuro della formazione Niuko lo scorso settembre aveva dedicato una delle tappe del Festival Maps for Future (rivedila qui) mentre nel settembre 2020 Amicucci era stato fra gli speaker dell’evento High road, la strada del futuro per l’human resources (rivedilo qui).