Il ceo della multinazionale tascabile padovana racconta il “caso Carel”. “Avevamo intuito molto tempo fa che per metterci al riparo dai rischi, che poi ultimamente si sono manifestati, bisognava multilocalizzare la produzione”. La crisi dei microchip? “Abbiamo riprogettato i nostri prodotti per renderli compatibili con microprocessori diversi e non rimanere legati ad un unico fornitore”. E aggiunge: “Grazie alla solidità finanziaria cresceremo ancora anche con l’M&A”
I contenuti di VeneziePost sono a pagamento.
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni