Upskilling e reskilling sono oggi più che mai due parole chiave per il futuro del lavoro, due temi urgenti con cui le aziende di tutte le dimensioni si stanno confrontando. Con la pandemia fra le imprese è cresciuta una consapevolezza nuova: non è possibile affrontare le tante sfide del futuro con interventi e progetti “episodici”, a “spot”, ma la formazione, driver fondamentale per la competitività dell’impresa, deve essere oggetto di interventi a 360 gradi che mobilitino e coinvolgano tutte le risorse aziendali.
Se alcuni modelli disegnati in passato si sono rivelati superati con le tante trasformazioni in atto, il modello Academy Niuko – citato di recente anche in un articolo su Il Sole 24 Ore a firma di Franco Amicucci – resta straordinariamente attuale, come ci stanno dimostrando anche le esperienze avviate in questo ultimo anno.
Il format è fondato su una logica partecipativa e di facilitazione: lo sviluppo dell’Academy è affidato a un team che integra figure che vanno dai manager agli operai, rappresentative di diverse aree aziendali, chiamate – con la guida dei nostri facilitatori – a progettare insieme il progetto formativo per l’azienda.
Una proposta specifica, sviluppata più di recente, prevede l’applicazione contemporanea delle metodologie di lavoro agile e degli OKR: l’Academy diventa così la palestra per sperimentare un metodo da introdurre poi in tutte le aree aziendali. Un “training” che insegna a lavorare in modo condiviso e partecipato, in cui si alternano momenti di lavoro auto-organizzato e momenti di lavoro in team, allena alla gestione del tempo e delle riunioni e alla gestione del feedback ed è anche occasione di crescita delle competenze personali: spesso il metodo adottato all’interno dell’academy viene trasferito anche in altri ambiti aziendali generando una contaminazione positiva. Il valore di questa esperienza è emerso con particolare forza durante i mesi di pandemia quando le academy si sono rivelate anche strumenti per allenare le risorse a gestire i cambiamenti organizzativi repentini imposti dallo smart working e per facilitare la coesione dei team.
Fra le tante esperienze di Academy attive nel territorio vicentino figurano quelle di Athena e Mainetti spa.
«Per noi l’academy partita due anni fa – ha spiegato Alessandro Tomasi, COO di Athena, in occasione di un webinar organizzato di recente da Confindustria Vicenza – si è rivelata un modo per estrarre competenze dai corridoi: spesso nelle pmi la centralità della persona viene prima dei processi e sappiamo tutti cosa significa perdere una figura chiave. L’academy è prima di tutto un progetto di cultura aziendale, ci aiuta a metter a fattor comune le conoscenze». Nato come progetto di formazione interna, il metodo dell’academy è stato utilizzato da Athena in occasione di una cessione di tecnologia a un player, per trasferire al partner il know how. Fra gli elementi di valore dell’academy sottolineati da Tomasi, anche la possibilità di superare le gerarchie, «destabilizzando un po’ la struttura per generare valore ed essere più reattivi rispetto al mercato, ma anche colmando l’asimmetria informativa che spesso si crea nelle grandi strutture, dove il rischio di lavorare coltivando “il proprio orto è dieto l’angolo”».
In Mainetti spa l’esperienza dell’academy sviluppata con Niuko coinvolge un gruppo di lavoro composto da persone di persone di diverse funzioni provenienti dalle quattro aziende del gruppo, un team che sta imparando un metodo di lavoro nuovo e lo sta facendo come formazione sul campo. Ecco che nel team interfunzionale dell’academy, composto da 8 membri, sono state coinvolte figure provenienti da tutte e quattro le realtà, di aree aziendali diverse, con mansioni differenti. Insieme, supportati dalla metodologia agile, saranno chiamati a esplicitare e mettere in comune le conoscenze delle loro realtà di provenienza: un’occasione per costruire una conoscenza aziendale condivisa ma anche per allenare le risorse a lavorare insieme, disegnando un progetto di formazione che coinvolga in prima battuta i commerciali delle quattro aziende e in un secondo step tutte le altre funzioni aziendali. La presenza nel team di una figura di “vertice” è garanzia del fatto che le scelte condivise siano poi assunte dall’azienda. Spesso con le aziende, è il caso ad esempio di Mainetti, si attiva un dialogo e un confronto costante e proficuo: ecco che le realtà che hanno già sperimentato questo modello portano la loro esperienza ad altre realtà che si stanno affacciando per la prima volta a questo percorso.
Significativa anche l’esperienza di Palladio Group, dove il progetto Academy attivato e sviluppato alcuni anni fa da Niuko oggi è un percorso che prosegue con successo e che l’azienda gestisce internamente come nella filosofia del progetto che propone, quando ci sono le condizioni, di fornire all’impresa gli strumenti per continuare il percorso. Ad oggi l’Academy di Palladio è formata da un team di 10 figure aziendali trasversali appartenenti agli stabilimenti italiani del Gruppo. Il team collabora con 35 formatori operanti in tutti i reparti produttivi aziendali. Una delle prime attività è stata la creazione della Wiki Palladio, una vera e propria “Wikipedia” aziendale che rende disponibile in qualsiasi momento il preziosissimo bagaglio di conoscenze raccolte fra le risorse aziendali. Ogni dipendente può accedervi e consultarla per trovare informazioni, aggiornamenti o approfondimenti su tutto ciò che riguarda il mondo di Palladio Group. Il coinvolgimento attivo delle persone è alla base di tutte le iniziative della Palladio Academy. Proprio per questo il team Academy si impegna ogni anno ad organizzare workshop dedicati al confronto e alla contaminazione tra reparti dei diversi stabilimenti. Inoltre sviluppa corsi di formazione interna per l’aggiornamento costante di tutti i dipendenti.
Ci sono poi realtà che scelgono nuovi modelli digital: di particolare rilievo l’esperienza di Beltrame Group, dove le pillole formative® Niuko-Skilla, accessibili 24 ore su 24 in più lingue da qualsiasi dispositivo, sono uno degli elementi chiave su cui è stato costruito il più ampio progetto di Academy digitale sviluppato dall’azienda.
L’Academy si conferma quindi un modello estremamente attuale perché declina insieme flessibilità dei contenuti e degli strumenti, approccio sistemico, attivazione e coinvolgimento delle persone, capacità di guardare a un orizzonte di lungo periodo: tutti elementi che – in un tempo di incertezza come quello che stiamo vivendo – si rivelano fondamentali…