Prima lo scontro frontale con il governo, poi, dopo le minacce delle associate statali, il rientro nei ranghi. Da lì una serie infinita di passi falsi, come la mancata sostituzione del direttore generale, e gaffe, come quella su Gualtieri. Dalle territoriali sul presidente, eletto appena un anno fa, si invoca “un pietoso velo di silenzio” e si prepara la ripartenza. Rimettendo al centro gli imprenditori
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