L’opera di Antonio Franchini, finalista della XXVII edizione del Premio Bergamo, è ispirata ai racconti di Hemingway. Racconta i tentativi dei personaggi di dominare il mondo esteriore e interiore con cui si confrontano quotidianamente, giungendo alla conclusione che “nella lotta non serve lo sguardo della tigre, ma la fissità inquietante dell’occhio della gallina”
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