È tempo di iniziare a consumare il nuovo Olio Extravergine di Oliva, quello della campagna olearia 2020-2021. L’Olio Extravergine infatti è un prodotto che va consumato “giovane”, possibilmente entro i 12 mesi dalla data di produzione, per non perdere le sue qualità gustative e salutistiche.
I consumi di Olio Extravergine di Oliva continuano a crescere in tutto il mondo, e l’Italia ha visto aumentare le esportazioni del 26% nel primo semestre del 2020. Ma attenzione: un vero olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – ricorda AIPO Verona – deve essere profumato all’esame olfattivo, ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e, all’esame gustativo, deve presentarsi con sentori di amaro e di piccante.
Gli odori che costituiscono un difetto per un Olio di Oliva sono molteplici (ad esempio muffa, rancido, morchia, olive gelate, cetriolo) e possono essere dovuti ad errori in fase di produzione o di conservazione dell’Olio. Un Olio che presenta difetti non solo è meno buono, ma ha anche meno attributi salutistici.
Ci sono poi alcuni aromi positivi, a volte difficili da percepire per un naso poco esperto, che indicano la presenza di alcuni attributi di qualità. E’ questo il caso del profumo di erba tagliata, tipico di molti oli, che è legato alla presenza di composti antiossidanti. Un altro esempio è costituito del sentore di agrumi e frutta, tipico di alcune cultivar come il Grignan, che svanisce appena l’olio viene a contatto con l’aria o è lavorato a temperature non controllate.
Riconoscere gli oli Extravergini di Oliva di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoli che, antiossidanti fondamentali per la salute.
Scopri di più sull’Olio Extravergine di Oliva e i suoi benefici.