Ogni giorno sentiamo i bollettini della pandemia con i tristi numeri dei morti e dei nuovi infettati. Sembra che non riusciamo a prendere questo furioso toro per le corna e domarlo. La prospettiva sembra essere a nostro favore per la disponibilità dei vaccini che finalmente hanno cominciato a circolare.
Questo tempo davvero speciale e triste che costringe all’isolamento il personale che lavora in azienda, ai contatti solo via web, forse, ha anche qualcosa di buono: si ha più tempo per pensare, per trovare nuove soluzioni per rendere i prodotti più performanti. E questa è una necessità vera perché il mercato si restringe e riescono a vendere solo le aziende che hanno qualcosa di nuovo e di interessante da offrire e si presentano in nuovi mercati.
C’è chi deve ridurre il prezzo di vendita del prodotto e conseguentemente anche i costi di produzione, ma questo non può assicurare di per sé l’incremento di fatturato.
Ci sono anche aziende che stanno realizzando prodotti con soluzioni innovative. E questa, a nostro parere, è la via maestra: approfittare di questo tempo così strano e mai vissuto prima d’ora, per tirar fuori idee nuove per i propri prodotti, alle quali prima non si aveva tempo di pensare perché presi dalla frenesia di seguire gli impegni di ogni giorno.
Ora c’è più calma nei contatti con i clienti e molte aziende hanno ben visto di utilizzare questo tempo disponibile per rinnovarsi.
Noi che ci interessiamo di proteggere le innovazioni con i brevetti, con i design e con i marchi, constatiamo che c’è un grosso fermento e le aziende continuano a proporci invenzioni e nuovi marchi.
E, come al solito, le aziende più attive sono le PMI dove la catena di comando e di decisione è molto corta: si passa dall’idea, al progetto, al prototipo in pochi giorni e, se tutto va bene, l’innovazione passa alla industrializzazione del nuovo prodotto in uno o due mesi.
Non è raro vedere titoli di giornale che ci informano che non solo una, ma diverse aziende mostrano una controtendenza nel senso che hanno aumentato il loro fatturato dell’anno appena trascorso rispetto all’anno precedente.
Tutto ciò dimostra che quanto stiamo verificando attraverso la nostra attività di protezione dell’innovazione, è confermato dai fatti: le aziende che innovano riescono ad andare avanti e non solo a sopravvivere, ma addirittura a migliorare i loro fatturati.
Potremmo, quindi, concludere dicendo che la capacità di trasformare i momenti di crisi – a volte molto drammatici come quello che stiamo vivendo attualmente – in nuove opportunità conferma, ancora una volta, l’indole propositiva e costruttiva dei nostri imprenditori.